martedì 8 febbraio 2022

L'anima. Premessa

 L'anima

Premessa


L'anima è una <<cosa>> di cui ognuno di noi ha un'idea, spesso piuttosto stereotipata: dallo spirito, entrano in gioco nn poche problematiche dialettiche e spesso ci si perde inseguendo definizioni e immagini. 
Non è quindi facile parlare dell'anima, non tanto per l'astrattezza, ma soprattutto per le molteplici valenze simboliche che ne connotano il background religioso, storico e mitico. 
Parlare dell'anima a entrare in ambito di grande complessità, entro il quale l'indirizzo analitico dell'osservatore può arrestarsi davanti a ostacoli insormontabili senza l'ausilio della fede. 
E' quindi necessario operare con la massima cautela, tenendo conto questo delicato argomento presenta un inalienabile legame con la religione. 
Nella nostra condizione umana non sappiamo nulla sulla vita oltre la morte: semplicemente crediamo che ci sia altro, o non ci crediamo. Entrambe queste posizioni sono comunque regolate dall'accettazione di condizioni antropologiche che fanno parte del bagaglio di esperienze e credenze delle diverse culture. 
Che il peso dell'anima sia fondamentale lo si evince, ad esempio, dal frequente utilizzo di questo termine nel nostro linguaggio quotidiano: uno sfruttamento che comunque non corrisponde necessariamente alla  conoscenza del soggetto in questione. 



domenica 16 gennaio 2022

Composizioni cellulari. Da La ciclicità e la banalità del male

 




"Le opere Salem's Lot - Le notti di Salem di Mikael Salomon e The lost Boys di Joel Schumacher, sono due esempi che testimoniano la ciclicità e la banalità del male. Nella prima opera si evidenzia il manifestarsi del male, in cicli attraverso un elemento che funziona come catalizzatore. Nella seconda opera è evidente invece, la banalità del male: i carnefici sono in realtà, vittime di loro stessi. Questi due elementi che caratterizzano il lato oscuro dell'esistenza, so radicano all'interno della società e con il loro essere così elementari, causano disordine e gravi danni."





sabato 11 dicembre 2021

L'illuminismo. Bello. Bibbia

 L'illuminismo


Bello


Questa voce - forse la più frequentemente ristampata e tradotta di quante Diderot ne scrisse per l'Encyclopedie - ha dato luogo a malintesi e fraintendimenti. E' stata interpretata come una prima formulazione, giovanile e immatura, di problemi e temi d'estetica che Diderot affrontò con altra concretezza e maturità nelle analisi dei Salons e negli Essais sur la peinture. 
Dopo la rassegna delle idee estetiche di Platone, sant'Agostino, Wolf, Crousaz, Diderot si sofferma su Hutcheson: sopprime con cura ogni riferimento allo sfondo teologizzante o finalistico della sua Inquiry. Nella seconda parte dell'articolo, tenta di dare una definizione personale del bello. a) sostituisce all'ideale armonico, geometrico e platonizzante di Hutchson il concetto puramente empirico di <<rapporto>>; b) afferma, con una serie di ben dodici argomenti, la relatività del concetto di bello e la varietà dei giudizi di gusto tra gli uomini laddove Hutchson aveva lungamente insistito sull'universalità del senso estetico innato. L'articolo  è un significativo rifiuto dello sfondo metafisico sul quale Shaftesbury e Hutchson avevano condotto le loro ricerche d'estetica, laicizzazione  e relativizzazione del gusto, orientamento contemporaneo della genealogia e dell'estetica inglese di scuola empiristica. Alla fine dell'articolo, Diderot riprende l'idea di <<caso>> e creatività l'immanente della natura, che aveva formulato nelle Pensées philosphiques (1746). Così Bello rientra pienamente nella complessa evoluzione intellettuale diderotiana degli anni 1745-1754. 

Bibbia


Diderot: <<Un seducente programma di enciclopedia biblica; con l'ampiezza della sua visuale, il suo genio pedagogico, il suo senso innato di sintesi, andava al di là dei più audaci programmi di Spinoza, Leclerc, Richard Simon; la Bibbia s'iscriveva entro tutta la prospettiva del mondo orientale: dei grandi imperi la cui storia comparata era tutta del fare, delle civiltà misteriose da resuscitare... in questa luce, la Bibbia si illuminava e rivelava, più che un messaggio divino, gli annali d'un popolo, ma anche la sua letteratura e la sua religione, finalmente studiate in modo obiettivo. Ovunque, in questo magnifico articolo, circola il pensiero del Tractatus theologico-politicus, soprattutto per ciò che riguarda lo stile della Scrittura e le testimonianze a noi ignote che furono le fonti probabili del Pentateuco...>>. 







venerdì 10 dicembre 2021

L'illuminismo. Attrazione, Autorità politica

 L'illuminismo

Attrazione


Dopo gli scritti di Pemberton, Munchenbrock, 's Gravesande, Maupertuis, Algarotti, Voltaire, il <<newtonianismo>> era parte integrante della cultura illuministica. L'Enciclopedia dedica articoli alla meccanica, ottica, astronomia e matematica newtoniane, siglati da d'Alembert. D'Alembert riprodusse integralmente la corrispondente voce della Cyclopedia di E. Chambers. Figura in questa scelta - insieme con l'altra grande voce Newtonianismo - per documentaree la <<presenza>> di Newton nell'Enciclopedia. La compilazione è condotta sulla base dei testi: il manuale di Mussechenbrock e, per la seconda parte, un saggio di John Keill. Il giudizio personale di d'Alembert figura nelle pagine conclusive, e sarà ripreso negli Elémens de philosophie.


Autorità politica



Luigi XV

Articolo politico scritto da Diderot: il contenuto dottrinale rielabora ad intenzione dei censori, le dottrine contrattualistiche di Grozio, Locke, Pufendorf, Barbeyrac. Se l'idea del potere fondato sul consenso popolare o contratto era ormai corrente in Inghilterra, in Francia essa appariva sovversiva. <<Il principe riceve dai suoi stessi sudditi l'autorità che esercita su di essi... Non può disporre del suo potere e dei suoi sudditi senza il consenso della nazione e indipendentemente dalla scelta iscritta nel contratto di sottomissione...>>: per la monarchia di Luigi XV, un linguaggio temerario. Il padre Berthier, si appellava senza mezzi termini al braccio secolare. Il 7 febbraio '52 un Arrest del Conseil du Roi <<sopprimeva>> i primi due volumi dell'Enciclopedia. Una ripercussione dell'affaire de Prades, alla decisione non fu estranea l'opera del direttore del <<Journal de Trévoux>>: varie testimonianze contemporanee attribuiscono il decreto di soppressione all'insonne iniziativa gesuitica presso la corte. Autorità politica fu uno dei principali capi d'accusa contro l'Enciclopedia  della prima crisi del '52. Notevole è la replica di Diderot.  




giovedì 9 dicembre 2021

Il pensiero positivo. Metà artisti, metà scienziati. Il mondo è un palcoscenico

 Il pensiero positivo


Metà scienziati, metà artisti


Il pensiero positivo fa la grandezza dell'uomo, diceva Pascal. L'intelligenza è una combinazione di tecniche, necessarie per la sopravvivenza e il progresso. Un tempo si pensava che la capacità intellettiva fosse determinata geneticamente, come un potenziale ereditario. La ricerca approfondita sulla natura dell'intelletto umano ha invece stabilito che si tratta di qualcosa di complesso e dinamico, che varia da persona a persona e che, anche nello stesso individuo, presenta differenti caratteristiche nei vari momenti della vita. 

In base a queste osservazioni ed esperimenti è opportuno ad esempio che il cervello degli organismi superiori consiste essenzialmente di due emisferi, o sistemi centrali di elaborazione, completi e collegati fra loro. L'emisfero sinistro, analitico, normalmente domina sull'altra metà; le sue funzioni riguardano la capacità di leggere, scrivere, riflettere, contare. L'emisfero destro, definito spaziale, è invece quello che prevale nelle creazioni artistiche, nella rappresentazione mentale di immagini, scene, paesaggi, colori, spazi, e suoni.

Ognuno di noi è un pò scienziato e un pò artista, ragiona con due stili completamente differenti di pensiero, uno analitico e intellettuale, elaborato dall'emisfero sinistro, l'altro libero e creativo, tipico dell'emisfero destro. L'integrazione armonica di questi due stili di pensiero aiuta il cervello a giungere a una migliore comprensione della realtà. 

Il superlavoro dell'emisfero sinistro dà origine a disturbi psicologici abbastanza frequenti; portano comunque l'individuo a vivere sotto stress: la logica impedisce alla creatività di trovare libero spazio per esprimersi; lo <<scienziato>> dentro di noi, con la sua autorevolezza, priva l'<<artista>> della sua libertà e gli impedisce di fare il suo lavoro. Quando le cose stanno così occorre bloccare o eludere il lavoro di questa parte del cervello troppo invadente, in modo da rafforzare il lavoro della parte destra. 

Per bloccare il superlavoro dell'emisfero sinistro è necessario agire sul pensiero e sul linguaggio. Alcune tecniche di meditazione sono finalizzate proprio alla modifica di questi stati negativi ella mente, attraverso l'uso di espedienti. In oriente, da tempi antichissimi si usa il mantra, parole o formule che vengono ripetute in continuazione e che hanno lo scopo di mantenere impegnate le capacità vigili del cervello, per consentire l'apertura del pensiero verso verso dimensioni più spirituali. In occidente la preghiera: quando si recita una preghiera infatti, non si pensa, e questo consente alla persona di rilassarsi  e di recuperare delle preziose energie vitali. 

Tra le varie tecniche proposte dal Pensiero positivo vi è quella di recitare a se stessi una sorta di litania, dove le frasi sono tutte, rigorosamente positive. Litanie, espresse anche in musica o in versi, hanno un pò la funzione dello scacciapensieri e vanno utilizzate come meccanismo di difesa ogni qual volta l'emisfero sinistro decide di fare lo <<straordinario sul lavoro>>. 


Il mondo è un palcoscenico

Tutto il mondo è un palcoscenico. L'essere umano ha la rara capacità di riuscire a produrre comportamenti diversi secondo i pensieri che dominano la sua mente in un dato momento. I discorsi, i gesti, le espressioni del viso, gli elaborati scritti o le azioni hanno una funzione comunicativa, di esteriorizzazione di pensiero: se i pensieri saranno positivi, volti alla tolleranza e all'armonia, difficilmente i comportamenti, che su di essi si modellano, saranno di segno opposto. Sin da bambini si è spinti a imparare, a emettere delle <<risposte interne>>, non visibili fuori dal corpo, per non compromettere alcune situazioni sociali: utilizziamo questa modalità di espressione quando dobbiamo ad esempio vendere un prodotto (il famoso <<sorriso del commerciante>>), ringraziare per un regalo che non ci è piaciuto, rispondere a una critica che ci è rivolta ad un superiore... In genere, la propria salute mentale, è sempre auspicabile non reprimete le emozioni, ma vi sono situazioni in cui questo prorpio non è possibile per compromettere i buoni rapporti con gli altri, che sono altrettanto importanti; in questi casi occorre raggiungere un utile compromesso e cercare di non mettere a rischio né la relazione sociale, nè, tanto meno, la salute. 


Il Pensiero positivo. Introduzione

 Il pensiero positivo

Introduzione 




La psicoanalisi sostiene che il comportamento adulto sia guidato dai conflitti irrisolti dell'infanzia e che le cause della propria infelicità vadano ricercate nel passato; il Pensiero Positivo al contrario induce le persone a vivere nel proprio presente con maggiore consapevolezza e senso di responsabilità, ritenendo che la qualità della vita dipenda in massima parte dalla qualità dei pensieri che affollano la mente. 
Esistono vasti campi d'azione, aspetti dell'esistenza, nei quali possiamo realmente imparare a muoverci con maggiore abilità e competenza, per raggiungere, la felicità, almeno il benessere e la serenità. Ad esempio, il modo di giudicarsi, di progettare il futuro, di gestire le relazioni sociali, di lavorare, di divertirsi, di amare. L'intelligenza è un potenziale che va sviluppato, attraverso l'impegno e l'esercizio costanti. Il pensiero difficilmente nasce spontaneamente <<positivo>>: dobbiamo imparare a condizionarlo in tal senso, dal momento che il risultato finale è che noi siamo ciò che pensiamo. Ogni nostra azione, segue necessariamente un pensiero, un ragionamento, un modo di vedere le cose e di interpretare la realtà. Pensare porta a vivere bene, o almeno a vivere meglio. 
Le regole del pensiero positivo sono semplici ed efficaci dal primo momento: basta decidere di pensare positivo per accorgersi che tutto cambia intorno a noi; la difficoltà è imparare a pensare positivo anche nei momenti duri, di bassa marea, quando le cose non vanno bene o ci si sente senza vie d'uscita. Il Pensiero positivo, nella sua complessità, è una tecnica che funziona, per proteggersi dalla depressione, per favorire il successo e la stima di sé, per migliorare il benessere anche fisico della persona. 



mercoledì 8 dicembre 2021

La Parapsicologia. Storia della parapsicologia. Primo periodo scientifico

 La Parapsicologia

Storia della parapsicologia

Primo periodo scientifico 


Daniel Douglas


Eusapia Palladino



Lo spiritismo

Attorno al 1870 un giovane fisico inglese, dichiarò che intendeva indagare sui fenomeni cosiddetti spiritici. Si chiamava William Crookes. 
Crookes sperimentò con Daniel Duglas Home, col quale ebbe risultati strabilianti nel campo della PK, e Florece Code, rimasta famosa per le sue materializzazioni e per il <<fantasma>> materializzato di una giovane donna che disse di chiamarsi Katie King. Il giovane scienziato mantenne coraggiosamente le sue posizioni e mai ritrattò quanto aveva pubblicato sulle sue esperienze (Ricerche sui fenomeni dello spiritismo, 1874): mai volle che il Crookes che aveva scoperto il tallio fosse disgiunto da quello che avevano studiato Home e la Cook.
A Londra quattro illustri scienziati si dedicarono allo studio dei casi spontanei, fenomeni telepatici: William Barrett, Edmund Gurney, William Myers, Henry Sidgwick, che nel 1882 fondarono la Society for Psychical Research la mitica SPR. La società inglese potè avvalersi dell'opera appassionata di un grande numero di studiosi illustri non solo inglesi, ma francesi, polacchi, americani, si arrivò allo studio dei più famosi soggetti contemporanei e alla realizzazione di opere di grande valore. Le riviste <<Journal for Psychical Research>> e i <<Prooceedings>>. 
Nel 1884, fu fondata negli Stati Uniti una affiliazione della SPR, poi autonoma come ASPR, l'American Society for Psychical Research. 
In Francia ebbe inizio un movimento, tradotto in una filosofia e in una morale che aveva in se un grande segreto: semplicità, immediatezza e adattabilità a tutte le opinioni e che raccolse sotto la sua dottrina milioni di persone. Nel 1856 fu pubblicato Le Livre des Esprits, Il Libro degli Spiriti, testo ufficiale della dottrina spiritista. 
<<Nascere, morire, rinascere per progredire senza tregua. Questa è la legge>>: Allan Kardec. 
Kardec fondò nel 1858 la famosa <<Révue Spirite>>, cui seguirono Il Libro dei Medium, dettategli dagli spiriti e che ebbero tutte uno strepitoso successo sia dottrinale sia editoriale: valanghe di nuovi seguaci andarono via via a ingrossare le fila di questo <<popolo>>, che dava la riprova di quale sia sempre stata per l'umanità la necessità dell'occulto, dell'ignoto, del trascendente. 
A Parigi intanto nasceva l'IMI, Institu Métapsychique International, per iniziativa del medico Rocco Santliquido e il polacco Gustav Géley, e con il sostegno di un industriale francese, Jean Méyer. Era il 1919. 
<<La Révue Métapsychique>>. Presidente onorario fi Charles Richet, premio Nobel per la medicina nel 1913. Richet fu presidente della Società inglese ed è stato un dei padri della psicologia. Nel 1922 pubblicò Le Traité de Métapsychique. 
Gli studiosi si resero famosi in epoche successive: lo stesso Gustave Geley, il dr. Eugene Osty e l'ing. René Warcollier.
In Italia, Genova, Torino, Roma, Napoli: le principali città in cui ci si interessò del fenomeno. 
A Torino il prof. Vincenzo Scarpa fondò la rivista <<Gli Annali dello Spiritismo>>. A Palermo nel 1863 nasceva la Società Magnetica. 
Fu a Genova che nel 1920 si mise la personalità di Ernesto Bozzano, diede inizio a un movimento storicamente importante. Fondò a Genova, il Circolo Minerva, dove nel 1901 si tennero le sedute medianiche con la medium Eusapia Palladino, alla presenza dello psichiatra Enrico Morselli. 
La rivista <<Luce e Ombra>>, fondata da Angelo Mazorati e di cui Bozzano fu collaboratore. Bozzano era un autodidatta, ma preciso e coscienzioso. Raccolse una ricchissima casistica, dalla quale estrasse materiale per pubblicare più di quaranta volumi. 
Il <<fenomeno Palladino>>. Di umile condizione e analfabeta, Eusapia Palladino ebbe una infanzia disagiata, orfana di madre fin dalla nascita (1854) e testimone a otto anni dell'assassinio del padre. Un medico napoletano, Ercole Chiaia, fu interessato alla fenomenologia che Eusapia continuava a manifestare. Questa donna fu senza dubbio la medium più studiata e controllata nel ventennio 1888-1908 da studiosi sia in Europa sia in America. Questo fine-inizio secolo, era stato segnato da una singolare fioritura di attività irrazionali, magiche, occultistiche, spiritiche.
Massimo Biondi <<Quaderni di Parapsicologia>>, 1994 <<una situazione complessa e pressoché unica, molto affascinante da un punto di vista storico. Talvolta con il favore dei sistemi del potere religioso e politico, tal-altra in diretto antagonismo con essi, alla luce del sole e più spesso nel segreto e nell'ombra, è andata crescendo una corrente antirazionalista, antiscientifica e antimaterialista (...) sostenuta da intellettuali della più svariata provenienza>>.  
In Italia, per circa 20 anni si produsse un insieme di interessi e di circostanze per cui non fu lontana, la costituzione di una corrente simile a quella denominata, ricerca psichica. La <<Rivista di Studi Psichici>> fu per diversi anni la dimostrazione in una impostazione ripresa dalla ricerca <<che permette di inquadrare i fenomeni supernormali all'interno delle leggi conosciute dalla natura, senza invocare subito cause trascendenti>>. L'improvvisa morte di Ermacora, tre anni dopo, segnò la fine della rivista, almeno come era stata concepita. 









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