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domenica 2 luglio 2023

La psicologia esoterica. Esoterismo e psicologia. La filosofia dell'esoterismo

 La psicologia esoterica

Esoterismo e psicologia

La filosofia dell'esoterismo


La filosofia dell'esoterismo

La psicologia esoterica, condivide gran parte del terreno della filosofia. Essa è un diverso progetto di verità che ritrova la sua peculiarità all'interno delle filosofie che hanno animato l'esoterismo, ma anche soprattutto vuole ricostruire un rapporto oltre che con il passato della filosofia, in cui il <<discorso>> sulla psiche era appunto di pertinenza filosofica e non scientifica, anche con il presente della filosofia. 
Tra le filosofie contemporanee in cui la psicologia esoterica può trovare il suo innesto, abbiamo quella particolare forma di esistenzialismo formulata da Heidegger e dai filosofi che hanno portato avanti il suo pensiero. Fu lo stesso Heidegger ad offrire un nuovo terreno di sviluppo alla metafisica e un senso nuovo alla filosofia come discorso sull'essere e sull'esistere relativo in particolare alla posizione dell'uomo rispetto all'uno e all'altro ambito. 
L'uomo come <<esserci>>, presenza nel mondo, diventa, infatti, la cosa unica, dove questa distinzione è annullata per realizzare il mistero umano in cui l'essere non può essere distinto dal suo <<ci>>. Nei vangeli della rivoluzione scientifica abbiamo inseguito il paradosso si un soggetto puro separato dal suo mondo che poteva diventare un oggetto di studio, un soggetto sopra e un mondo sotto. 
L'uomo esiste perché partecipe dell'essere, ma esiste anche in quanto presente nel mondo e non possiamo immaginarci altrimenti. Essere e mondo diventano quindi nell'uomo cosa unica, l'esserci (il dasein). 
E' sotto questa luce che la psicologia esoterica trova il suo riferimento filosofico, poiché ogni scienza si propone di conoscere l'ente e niente altro, essa non si chiede che cosa sia questo niente altro, il niente. L'esperienza del niente non è però un'esperienza <<comprensibile>>, ma piuttosto emotiva dell'uomo percorso dall'angoscia: essa è un'emozione, un'esperienza psichica e per certi versi un'esperienza mistica di senso contrario quando si fa pura, quando cioè l'angoscia come esperienza del nulla si fa così profonda da non consentire all'ente di apparire e di significare, l'abisso contro l'assoluto, non coglibile razionalmente, ma solo attraverso il sentimento: l'anima ha però la capacità di illuminare l'ente, essa ha in sé la luce che rende possibile la rivelazione dell'ente dal niente in quanto ente per l'essere esistenziale dell'uomo. Il niente quindi è la condizione per cui l'ente si svela ad un essere aperto alle cose. Per vedere le cose occorre che siano illuminate, l'apertura dell'uomo alle cose è questa luce. 
La verità, in greco a-l'éteia (non-nascondimento), è manifestazione , svelatezza, tutta la Cabala è un'interpretazione simbolica di questo svelarsi del non manifesto (ain soph aur). Appare appunto lampante che se c'è un non-nascondimento esiste anche un <<nascondimento>> (léte) che sta dietro alla manifestazione. 
Alla verità come manifestazione si contrappone la non verità del nascondimento, cioè l'immanifesto, e la non verità come errore. 
Se la verità è non-nascondimento, il nascondimento appare essenziale alla verità, proprio come l'immanifesto alla manifestazione, nell'albero cabalistico. Esso è in realtà quell'orizzonte cui volgono lo sguardo il misticismo, la Cabala e la stessa magia che si riferiscono a questa fonte sotterranea, che come nascondimento precede ogni svelamento, il mistero che precede il disvelarsi del manifesto. 
Una psicologia esoterica che voglia dirsi tale deve riportare l'attenzione dell'anima sul mistero, senza tuttavia distoglierla completamente dall'ente manifesto, ma trovando invece un equilibrio ideale, come abbiamo visto per esempio parlando dell'ecospiritualità. Per fare questo l'anima come presenza nel mondo, ha bisogno innanzitutto di comprendersi e di conoscersi, prima di andare ad esplorare i rapporti con il circostante, e quindi necessita di un modello della psiche che sarà naturalmente esotericamente orientato. 




giovedì 22 giugno 2023

La psicologia esoterica. Esoterismo e psicologia. La visione esoterica dell'esistenza

 La psicologia esoterica

Esoterismo e psicologia

La visione esoterica dell'esistenza 


La visione esoterica dell'esistenza

La parola esoterismo ha assunto nel nostro tempo un significato molto ampio he indica tutte quelle dottrine che hanno o avevano un carattere segreto ed erano usualmente insegnate ad adepti e iniziati. Esse erano n complesso di sistemi di pensiero filosofico-religiosi da cui sono scaturite, secondo il periodo storico, discipline come magia, alchimia, cabala, divinazione, ma anche le religioni misteriche con le loro tecniche estatiche di trance e possessione e, se andiamo indietro nel tempo, le pratiche sciamaniche oppure, muovendoci in avanti, sistemi come la teosofia e l'antroposofia. 
Oggi queste conoscenze sono insegnate più o meno apertamente, anche se la maggior parte delle scuole esoteriche cerca di mantenere un alone di segretezza, o ad ogni modo di concentrarsi, a differenza della religione organizzata, sulla pratica interiore e sull'evoluzione personale. Ovviamente esistono due grandi tradizioni esoteriche, come due grandi scuole filosofiche del resto, quella orientale e quella occidentale. 
Non esiste propriamente una visione esoterica dell'esistenza che si sia mostrata nel corso del tempo come visione unica. Tuttavia questa visione è ricavabile con facilità dagli stessi presupposti su cui si basa tutto l'esoterismo. 
In primo luogo la segretezza delle dottrine esoteriche. Questa segretezza, è in realtà qualcosa di ben più fondamentale del custodire una segretezza; essa riguarda, in una dimensione contemporanea, l'esperienza è si ritrovare anche in discipline che apparentemente non hanno nulla d'esoterico, come la psicoanalisi. Le sue tecniche sono generalmente note, anche se s'insegnano in apposite suole ad accesso riservato. Una visione esoterica dell'esistenza di una persona, propria di una psicologia esoterica della vita deve includere il presupposto che esistano ambiti dell'esperienza e dell'esperienza stessa che non sia possibile <<serbare>>. L'interiorità e l'esperienza di un uomo non possono essere completamente messe a nudo, ma il suo mistero ultimo rimane sempre, in qualche modo nascosto o si esprime in termini diversi dal linguaggio poetico, o la parola dei mistici che dice non dicendo. La natura ultima dell'individuo resta qualcosa che appartiene al solo individuo, nascosta dentro di lui, poiché come diceva Eraclito, <<la natura ama nascondersi>>. A differenza quindi delle altre disxpline psicologiche, l'approccio <<esoterico>> alla psiche ne preserva il mistero considerandola nella sua essenzialità, inafferrabile, o meglio indicibile nei termini del logos. 
Naturalmente molte scuole esoteriche del presente e del passato suggeriscono dei percorsi iniziatici, basandosi sul presupposto che l'esoterismo proponga un contatto con una realtà nascosta è già presente nell'essere umano e che in realtà nella nostra vita riceviamo una serie d'iniziazioni, spesso senza esserne consapevoli. L'iniziazione è l'attualizzazione consapevole di un particolare passaggio esistenziale attraverso la sua rappresentazione rituale. L'iniziazione può essere integrata molto bene in una psicologia esoterica, come necessità dell'individuo d'essere consapevole di alcuni passaggi della sua vita, in modo pieno e completo: cosa che oggi non avviene più. L'esperienza interiore riamane infatti, latente, come quella del passaggio nell'età adulta dall'infanzia he si allunga all'infinito e spesso genera un rifiuto dell'evoluzione e dell'età matura, poiché mentre l'esteriorità cambia e almeno apparentemente l'individuo è portato dall'ambiente ad assumersi delle responsabilità, questo processo non è vissuto interiormente come un passaggio e la crescita, che è consapevolezza, non progredisce. 
Terzo elemento è che la visione esoterica l'individuo può esperire una realtà più ampia rispetto a quella che comunemente s'intende. L'esistenza non è limitata alla realtà oggettiva, a quella che definiremo in questo contesto come <<realtà ordinaria>> e che è sempre realtà condivisa, in pratica l'oggetto di studio della scienza, ma anche a piani differenti di realtà che chiameremo <<realtà non ordinaria>> e che è sempre realtà condivisa, in pratica l'oggetto di studio della scienza, ma anche a piani differenti di realtà che chiameremo <<realtà non ordinaria>>. I sogni, soprattutto alcuni sogni particolari, le visioni, indotte o spontanee, i mondi che l'immaginazione attraversa sono parte di quest'immenso universo della realtà non ordinaria. Esso è un universo che potremmo definire superconscio perché per addentrarvisi dobbiamo avere piena consapevolezza dell'esperienza che facciamo. La realtà non ordinaria e gli stati non ordinari di coscienza che ci portano a contatto con un'universo diverso, sono qualcosa di molto differente; essi sono esperienze valide quanto quelle he avvengono nella vita di tutti i giorni e in quanto esperienze esse contribuiscono alla nostra crescita e alla nostra evoluzione per se stesse, senza che l'analisi, da parte di un esterno, sia un elemento strettamente necessario. A volte può essere utile, molte volte no. Poiché é l'unico capace di analizzare, quando auspicabile, un'esperienza interiore di questo tipo è il soggetto che la compie, avvalendosi talvolta di un'altra esperienza di questo genere. 
Qualsiasi forma di esoterismo presuppone l'esistenza e l'azione di forze che vanno al di là del controllo dell'uomo. Non ci interrogheremo qui a quali tipi di forze ci stiamo riferendo. Possiamo pensarle come energia psichica, se desideriamo rimanere fedeli ad un certo linguaggio psicologico, he esprime attraverso un'immagine simbolica, oppure possiamo pensare queste forze come enti autonomi, quando però il riferimento ai complessi, troppo caratterizzato. Lo spirito umano infatti, si muove in un mondo di <<spiriti>>, in realtà più ampie sia percepito come animato da entità autonome, come avviene in molte culture sciamaniche. L'esoterismo ha una visione teologica, in altre parole finalistica possiamo chiamare questa dimensione <<il compimento della Grande Opera>>. Essa è la possibilità di ciascuno di trasformarsi e migliorare. La vita dell'esoterista è un cammino che porta a modificare la modalità di <<essere nel mondo>> di chi lo compie. E', infatti, il rapporto del soggetto con l'Essere a cambiare. Questo fenomeno è stato chiamato in molti modi: ascensione, illuminazione, ecc. Questa che è l'esperienza delle esperienze, ci mostra come una psicologia esoterica non possa non occuparsi anche di una dimensione metafisica e del raggiungimento graduale di stati di coscienza superiori.
I cinque punti che abbiamo qui elencato formano i vertici ideali di quella stella (il pentagramma) che è il simbolo dell'esoterismo occidentale e di una visione del mondo che è ancora più che mai ottimale e che si è espressa via via nella storia in modi sempre diversi e originali e che oggi vuole trovare nuovo spazio nell'elaborazione di questa disciplina, la psicologia esoterica, che ancora non ha avuto una sistemazione precisa e completa. Una lacuna che questo testo si propone di chiamare almeno in parte. 




mercoledì 7 giugno 2023

La psicologia esoterica. Esoterismo e psicologia. Le vie dell'esoterismo. Magia

 La psicologia esoterica

Esoterismo e psicologia

Le vie dell'esoterismo

Molti sono i gruppi e le scuole di pensiero che abbracciano una tradizione o filosofia esoterica. Tra queste tradizioni abbiamo, nella civiltà occidentale, la magia, la cabale, lo gnosticismo, il misticismo, l'occultismo, l'alchimia, alcune forme di sciamanesimo, il sufismo, le pratiche di divinazione, a cui si aggiungono la teosofia e l'antroposofia che sviluppate da autori occidentali si rifanno però, in minore o maggiore misura, alle dottrine dell'Oriente.

Magia


Magia

Già nella seconda metà del XIX secolo Eliphas Levi scriveva: <<Da molto tempo la magia viene confusa con le chiacchiere dei ciarlatani, le allucinazioni degli ammalati  le malefatte di alcuni delinquenti>>. Il discredito in cui è caduta l'Arte nel mondo contemporaneo è senza pari rispetto ad altri periodi storici e tuttavia essa sopravvive. 
Lo sforzo che dobbiamo compiere è quello di vivere nella dimensione che le appartiene: quella di una disciplina <<poderosa e misteriosa, che abbraccia la profondissima contemplazione delle cose più segrete>>. Non c'è alcun dubbio che tra queste cose segrete ci sia coscienza. La magia si realizza nell'ambito della psicologia, giacché disciplina dell'anima. 
La magia è una disciplina autonoma, con le sue leggi, le sue regole, e persino i suoi strumenti di verifica, e il suo spazio non può che occupare una vasta porzione della psicologia esoterica. 
Magia: quell'arte che utilizza i poteri interiori (spirituali) dell'individuo (un potere che proviene dalle profondità dell'anima e che è una parte di quel potere vitale che permea tutto il cosmo) finalizzandoli attraverso un intento che comporti l'esercizio della propria volontà. 
Come arte o meglio come l'Arte, la magia richiede un talento che ognuno di noi possiede in maggiore o minore misura. Questo talento si sviluppa, come in tutte le arti, attraverso l'esercizio e la politica di una <<tecnica>>. Il fondamento su cui l'arte della magia si sviluppa sostanzialmente un fondamento filosofico, in cui l'uomo appare in una visione della realtà che non è limitata semplicemente al piano fisico. 
L'obiettivo ultimo dell'Arte è quello di aumentar il grado di consapevolezza rispetto al proprio ruolo nell'esistenza e alle relazioni tra il microcosmo (l'uomo) e il macrocosmo (L'Universo o più correttamente il Multiverso) secondo la nota legge della Tavola di Smeraldo che afferma che <<ciò che è in alto è come ciò che è in basso>> e parallelamente, in un ambito che riguarda più strettamente la psicologia esoterica, conoscendola, e il nostro vissuto spirituale nella vita di tutti i giorni, realizzando un principio d'armonia. Una volta che quest'armonia sarà alla portata del maggior numero di persone possibile, forse si potrò pensare di realizzar4e quell'utopia che è la ragion d'essere di tutte le psicologie: una vasta tolleranza e libertà, la pace, la fratellanza universale.
Questo ambito della magia è anche detto <<magia rituale>>, per distinguerlo da altre forme di magia che sono presenti ad esempio nello sciamanesimo. E' una denominazione fittizia di realtà, perché tutta la magia che sono presenti ad esempio nello sciamanesimo. E' una denominazione fittizia in realtà, perché tutta la magia anche la più semplice implica rituali, per magia rituale si intende quindi una realizzazione del rituale che abbia un certo grado di complicità che ruoti attorno all'esperienza che si compie nel rituale stesso e sulla sua efficacia. Il riturale pone chi lo segue in contatto con forze ed energie particolari per realizzare uno scopo, con forze ed energie e la canalizzazione (come in alcune operazioni cabalistiche), oppure attraverso l'evocazione in cui queste forze sono chiamate a manifestarsi. 
Da una parte o scopo del rituale è appunto <<psicologico>>, in altre parole riguarda la consapevolezza spirituale. Dall'altra, il punto di vista psicologico ci deve portare a considerare queste forze e queste entità di cui parla la magia, come elementi <<psichici>>.  




domenica 5 giugno 2022

Composizioni cellulari da Trasformazioni

 Composizioni cellulari

da

Trasformazioni









Composizioni cellulari

"L'acqua che è parte di tutto ciò che esiste, di per sé è un elemento neutro, il quale in base a diversi fattori, può trasformarsi in nutrimento e distruzione.
Può nutrire un campo e può distruggerlo, può dissetare gli esseri e può provocarne la morte.
La positività e la negatività di un elemento, dipendono dal nostro comportamento nei suoi confronti, dalle azioni che lo induciamo a compiere.
La perfezione delle forme delle cellule composte d'acqua, è una manifestazione del "buon governo" di noi stessi."

















martedì 8 febbraio 2022

L'anima. Premessa

 L'anima

Premessa


L'anima è una <<cosa>> di cui ognuno di noi ha un'idea, spesso piuttosto stereotipata: dallo spirito, entrano in gioco nn poche problematiche dialettiche e spesso ci si perde inseguendo definizioni e immagini. 
Non è quindi facile parlare dell'anima, non tanto per l'astrattezza, ma soprattutto per le molteplici valenze simboliche che ne connotano il background religioso, storico e mitico. 
Parlare dell'anima a entrare in ambito di grande complessità, entro il quale l'indirizzo analitico dell'osservatore può arrestarsi davanti a ostacoli insormontabili senza l'ausilio della fede. 
E' quindi necessario operare con la massima cautela, tenendo conto questo delicato argomento presenta un inalienabile legame con la religione. 
Nella nostra condizione umana non sappiamo nulla sulla vita oltre la morte: semplicemente crediamo che ci sia altro, o non ci crediamo. Entrambe queste posizioni sono comunque regolate dall'accettazione di condizioni antropologiche che fanno parte del bagaglio di esperienze e credenze delle diverse culture. 
Che il peso dell'anima sia fondamentale lo si evince, ad esempio, dal frequente utilizzo di questo termine nel nostro linguaggio quotidiano: uno sfruttamento che comunque non corrisponde necessariamente alla  conoscenza del soggetto in questione. 



Decorazioni orientali

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