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giovedì 17 agosto 2023

Colonnes de Buren/L'es Deux Plateau.

Colonnes de Buren/Les Deux Plateau


Annalisa Lanci


Infinito




Les Deux Plateau. Daniel Buren


Colonnes de Buren/L'es Deux Plateau. "L'opera d'arte concettuale Colonnes de Buren/L'es Deux Plateau è una delle molte interpretazioni del concetto d'infinito: il buio, la luce ed il loro continuo alternarsi in Natura tra gli elementi.

Colonnes de Burden/L'es Deux Plateau. "The conceptual artwork Colonnes de Buren/L'es Deux Plateau is one of the many interpretations of the concept of infinity: the dark, the light and their continuous alternation in Nature amo g the elements."








martedì 14 marzo 2023

L'Enciclopedia. Aius Loctius, Prospectus

 L'enciclopedia

Aius Loctius, Prospectus


Aius Loctius


Prospectus

Prospectus

Il piano o programma editoriale dell'Enciclopedia tracciato da Diderot apparve verso la fine del 1750, dopo il primo Discours di Rousseau. E' un documento prezioso, perché illumina le "fonti" dell'Enciclopedia e i tentativi abortivi precedenti, sia, perché lascia cogliere sul vivo e in concreto l'opera creativa di Diderot, sia perché pone in rilievo: la prosecuzione del programma baconiano di fondere in un sol corpo, scienze, arti, tecniche. Per valutare l'eco e l'incidenza polemica di questo testo sono preziose, a mò di contrasto, le requisitorie, pubblicate dal padre Berthier, gesuita, direttore del <<Journal de Trèvoux>> (gennaio-marzo 1751). <<La causa del loro accanimento era il rifiuto che gli si era opposto, quando avevamo chiesto che fosse loro affidata a parte teologica del Dizionario>>.  Illuminante è l'accostamento con pagine della voce Enciclopedia, dove Diderot fa un primo bilancio del lavoro compiuto tra il 1750 e il 1755. 

Aius-Loctius

E' uno di quegli articoli minori, cui Diderot affidava le proprie idee più radicali: la libertà di stampa, invocata con ipocrita cautela, e solo per libri scritti in latino. Berthier: la sua fulminea reazione, giova a far intendere sia l'audacia del direttore dell'Encyclopédie, sia l'indole dell'ambiente nel quale egli operava. E' una delle voci incriminate nella crisi del '52.  






venerdì 10 marzo 2023

L'Enciclopedia. Economia politica, elementi delle scienze

L'Enciclopedia

Economia politica, elementi delle scienze


Economia politica

Economia politica

Voce di Jean Jacues Rousseau fa parte del tomo V, del novembre 1755. Seguì di poco il Discours sur les origines de l'inègalité (1754) e precedette la composizione del primo abbozzo del Contrat social, il cosiddetto Manoscritto di Ginevra (1756). Più ardua è la datazione interna di singoli passi o dottrine. Molto si è discusso su tali questioni filologiche, connesse ad una corretta ricostruzione del pensiero rosseauiano. Economia politica segna un momento centrale nella genesi del Contrat social, che vuol mostrare più propriamente quali sono le funzioni del governo o della pubblica amministrazione; che i due scritti sono come frammenti nei quali Rousseau anticipò parte delle sue Institutions politiques, desinate a restare incompiute. 
I lavori di R. Derathé mostrano tutta la difficoltà e la necessità di accurati confronti testuali per decidere circa il grado di maturazione dei temi maggiori di Rousseau in questa "voce". Vi figura, per la prima volta  in Rousseau, il termine e il concetto di <<volontà generale>>; che si delineano le concezioni rosseauniane della proprietà e della legge; mentre l'idea del <<patto sociale>>, resta implicita. Definizione di <<economia politica>>: a)l'argomentazione che afferma la necessità di far coincidere in concreto il regime politico con la legge, ossia con la volontà generale; b) il gran tema del <<patriottismo>> e degli strumenti giuridici e educativi con i quali è possibile coltivarlo; c)l'esposizione del <<sistema economico>> rousseauiano ossia delle genesi del ginevrino circa la tassazione, la proprietà e la ripartizione del reddito, temi assai ampiamente discussi agli economisti contemporanei. Sebbene Rousseau subisca ancora fortemente l'influenza del Trattato sul governo civile di Locke, l'accento si sposta dalle garanzie giuridiche, offerte alle classi dirigenti, ed una concessione etico-sociale della proprietà e della legge. 

Elementi delle scienze

Nell'evoluzione intellettuale di d'Alembert, questo articolo - redatto nel 1755 - è un momento cruciale. La prospettiva epistemologica del Discorso del '51 è svolta in più punti: il filosofo si preoccupa dell'esatta delimitazione delle varie scienze e tocca problemi logico-empirici, pedagocici, linguistici, relativi della composizione di libri di Elementi su singole discipline. Si precisa l'impostazione "positivistica" degli Elémens de philosophie. 




giovedì 9 marzo 2023

L'Enciclopedia. Diritto naturale, eclettismo, dinamica

 L'Enciclopedia

Diritto naturale, eclettismo, dinamica


Diritto naturale


Eclettismo


Dinamica

Dinamica

La prima formulazione del <<principio di d'Alembert>> si trova nel Traité de dynamique del 1746, nell'Introduction (Oeuvres 1821). Essa figura in forma modernizzata; in questa voce d'Alembert, oltre ad esporlo con naturale chiarezza, lo collega a problemi di meccanica: primi, tra tutti, quelli del pendolo composto e del centro di oscillazione. Questa voce lascia scorgere la funzione primaria che, nella genesi del pensiero di d'Alembert, ha avuto la meditazione delle soluzioni di un problema particolare. D'Alembert è giunto alla formulazione di questo principio a partire dalla soluzione di un caso privilegiato, nel quale l'eliminazione dei legami meccanici, diventava più evidente ed apriva la strada ad un metodo generale atto ad aggirare la difficoltà>>. L'enunciato contenuto nell'articolo espone, il maggior titolo di gloria cui è affidato, nella storia del pensiero scientifico, il nome del suo autore. 

Diritto naturale

Diderot espone in questa voce i principi del contrattualismo e giusnaturalismo laico. Il <<ragionatore violento>>, che Diderot contrappone alla teoria del diritto naturale per confutarlo, simboleggia le dottrine hobbesiane. Diderot fa appello agli ideali classici: per il giusnaturalismo, con qualche inflessione materialistica. 
Diderot formula il concetto di volonté générale come matrice stessa del diritto positivo. Rousseau, nel primo abbozzo del Contrat social (Manoscrit de Genève, 1756) discute e confuta a lungo la posizione qui assunta dal suo amico. Questa voce rappresenta dunque, un termine di paragone essenziale. Essa riflette le conversazioni tra Diderot e Rousseau; riflette le loro conversazioni; e le tesi in essa esposte vanno interpretate in stretta connessione con il Discours sur l'inègalitè; sia con la voce di Rousseau Economia politica; sia con il primo abbozzo del Manoscrit de Genève. Anche in questo caso si debbono a Diderot fecondi spunti che saranno svolti da altri; e che Diritto naturale è un frammento notevole del tortuoso e tempestoso rapporto intellettuale Rousseau-Diderot, che si concluderà nel 1758. 

Eclettismo

Gli articoli di storia della filosofia contenuti nei primi volumi dell'Enciclopedia, erano stati compilati dagli abbé enciclopedisti Yvon, Pestré, de Prodes, dopo lo scandalo suscitato da quest'ultimo con la sua tesi sorbonica il lavoro fu proseguito da Diderot, che, lo condusse tra il 1754 e il 1759. 
In queste pagine Diderot effigiava, la stessa philosophie: <<Non è difficile riconoscere che questo è il vostro ritratto>>. La seconda parte, chiarisce storicamente un aspetto significativo dell'illuminismo: sono pagine da porre accanto alla seconda parte del Discorso preliminare.  








domenica 5 marzo 2023

L'Enciclopedia. Delizioso, democrazia

 L'Enciclopedia

Delizioso, democrazia


Delizioso


Democrazia

Delizioso 

Delizioso di Diderot, ha attratto l'attenzione di alcuni studiosi sia per la sua finezza e sapienza espressiva, sia perché fissa l'analisi "fisiologica" ed etica del bonheur, un tema caro ai moralisti del secolo XVIII ed allo stesso Diderot. La pagina analizzata da R. Mauzi e da R. Mortier, riprende in un nuovo clima intellettuale la concezione epicurea della voluptas, ben nota ai libertins; e va accostata ad alcune celebri pagine di Rousseau. 

Democrazia

D'Alembert nel 1753 aveva proposto al Montesquieu di scrivere per l'Enciclopedia gli articoli Dèmocratie e Dispotisme. Il "Presidente": <<Quanto al mio ingresso nell'Enciclopedia; è un bel palazzo ove sarei assai curioso di metter piede; ma i due articoli Démocratie e Dispotisme non vorrei farli. Su questi argomenti ho già spremuto del mio cervello tutto ciò che v'era... Sicché, se volete qualcosa di mio, lasciatemi la scelta di qualche articolo; e, se volete, la si farà da Me du Deffand, con un bicchierino di maraschino... Mi viene ora in mente che potrei, forse, scegliere Gout; e proverò che difficile est proprie communiadicere>>. 
L'articolo fu redatto da Elie de Jaucourt. Il poligrafo, si limitò a fare, <<presque en extrait du livre De l'Esprit des Lois>>. Una compilazione che mostra, l'onnipresenza del pensiero politico del "Presidente" nell'Enciclopedia. Offre un utile termine di paragone con le idee di Rousseau, ben altrimenti "democratiche" esposte sia nel Discours sur l'inégalité, sia nella voce Economia politica. Con questo confronto si illustra la pluralità degli orientamenti "politici" che si rispecchiano nell'opera collettiva. 








giovedì 2 marzo 2023

Enciclopedia. Cristianesimo

 Enciclopedia

Cristianesimo



Cristianesimo


L'articolo è anonimo, ricapitola in modo evidente l'interpretazione politica della religione maturata entro la tradizione, libertina, sviluppata da Bayle, Spinoza e dai deisti inglesi. 
Il carattere tendenzioso ed estremamente audace di queste pagine, può cogliersi ricollocando nel tempo e nell'ambiente l'esplicita, utilizzazione del testo, delle pagine dedicate a questo tema da Montesquieu. Nel 1753 divampava la persecuzione del parti dévot contro il capolavoro montesquieviano, già condannato all'Indice a Roma l'anno precedente. Questa voce accentua e sottolinea taluni passi <<empi>> di Montesquieu, non poteva non apparire una presa di posizione nella lotta ideologica contemporanea. Donde, l'anonimato. 
A. Chaumeix: può essere interessante riprodurre qui, una confusa e perplessa chiosa apposta all'edizione di Lucca da un Don Sebastiano Sacchetti, canonico regolare della congregazione del Reno. 

Quest'articolo è stato troppo maltrattato: racchiude parecchie espressioni che dimostrano chiaramente che l'autore è un vero Cattolico... si è proposto si mostrare che non v'è religione più utile al genere umano della Cristiana; egli si sforza di provare che essa è effettivamente superiore in ciò alle altre; perché ritiene, che gl'infedeli e gl'increduli possano essere indotti ad abbracciare il cristianesimo più da questo motivo che da ogni altro. Non potendo giudicare qui se sia riuscito bene o male nel suo intento, noterò soltanto che avrebbe potuto raggiungere meglio con un altro metodo, provare di più ed evitare le censure che gli hanno mosso i critici. Si è voluto considerare con una precisione eccessiva il cristianesimo <<nel suo nesso con gli interessi politici, ossia riguardo alla felicità che può procurare questa vita...>>, ma come considerare il cristianesimo sotto un punto di vista ormai remoto dalla rivelazione e dalla Divinità, rappresentarlo come un sistema duramente politico?... La utilità del cristianesimo esposta in tutto l'articolo riguarda soltanto oggetti che cadono sotto i nostri sensi e dei quali si fa uso in società... onde a sua verità generale e assoluta non è provata. Perché dunque l'enciclopedista non ha considerato il cristianesimo nel suo rapporto con le verità sublimi rivelate...?




domenica 26 febbraio 2023

L'Enciclopedia. Chimica, collegio

 L'Enciclopedia

Chimica, collegio


Chimica


Collegio

Chimica

Questa voce ha attratto l'attenzione degli storici della scienza per l'esattezza e pregnanza del quadro che vi è tracciato. La condanna delle teorie "sistematiche" che si combattevano sterilmente tra loro, la denuncia della crisi metodica radicale che attraversavano in quegli anni i cultori di questa scienza, delineano la situazione della chimica pre-lavoiseriana. La crisi si sarebbe risolta attorno al 1770, proprio in Francia, grazie al genio di Lavoisier.
Gabriel François Venel (1723-1775), médicin ordinaire del duca d'Orléans e professore di chimica della facoltà di Montpellier. L'episodio ha carattere generale: è visibile anche qui lo sforzo che fa l'autore per scinderne la chimica dalla fisica newtoniana, e per tenere distinte la nozione di <<affinità>> da quella generale di <<attrazione>>. Venel tenta di utilizzare la teoria animistica del <<flogisto>> formulata da Stahl. Nel seguito dell'articolo Venel traccia i discrimine tra fisica e chimica, e conclude con uno scorcio di storia della chimica. 

Collegio

Ne è autore d'Alembert, il quale era stato scolaro dei giansenisti, presso il collegio parigino <<Des uatre Nations>>. L'articolo è diretto contro i maggiori nemici dell'Enciclopedia, i gesuiti: tra le righe è possibile cogliere l'eco di un'esperienza personale. Un Memoire de d'Alembert, par lui-meme parla di un precettore <<giansenista fanatico>>, che avrebbe dovuto fare del giovane una <<chiave di volta della setta>>, e perciò contrastava <<la sua viva propensione per la poesia latina... pretendendo cha la poesia dissecca il cuore>>; e aggiunge che un altro insegnante, <<professore di filosofia, altro giansenista assai stimato nella setta, e in più cartesiano a oltranza, non gl'insegnò altro, in due anni, che la promozione fisica, le idee innate e i vortici>>. L'articolo Collegio ebbe l'onore di un pamphlet polemico di fattura gesuitica; e suscitò la scomposta reazione dei gesuiti del Collegio della Trinità di Lione. 
Nel criticare, classe per classe, l'ordinamento degli studi, d'Alembert segue fedelmente la Ratio studiorum della Compagnia di Gesù.  




giovedì 19 gennaio 2023

L'Enciclopedia. Discorso preliminare

 L'Enciclopedia

Discorso preliminare



Discorso preliminare

Quando compose il "manifesto" ideologico dell'Enciclopedia, d'Alembert aveva trentadue anni: taluni dei suoi più importanti lavori erano già noti. Vi si erano precisati una metodologia e uno stile personale, espressi nel teorema meccanico che va ancor oggi sotto il nome di <<principio di d'Alembert>>. Esso è la magistrale generalizzazione seduzione ad un'unica formula di tutta una serie di problemi di statica e dinamica. Un'estensione o trasposizione di questo criterio "economico", dal dominio della meccanica a quello della genesi delle idee e della connessione delle conoscenze può rintracciarsi in: <<la quintessenza delle conoscenze matematiche, filosofiche e letterarie acquisite dall'autore in vent'anni di studi>>.  E' presente nella rigida concatenazione e dedizione dei <<principi>> delle varie scienze, nella sintesi delle branche del sapere nel rigoroso rispetto del certo e del positivo: <<ci siamo accontentati qui di spiegare - commentò qualche anno dopo - come i diversi oggetti della natura, considerati dapprima separatamente, poi uniti, accostati, combinati, approfonditi, scomposti e ricomposti, hanno guidato gli uomini dall'una all'altra scienza. Costretti a mantenersi a distanza, per abbracciare una prospettiva così immensa e composta così numerose e disparate, non abbiamo potuto gettarvi che un'occhiata rapida e generale>>. La "filosofia" empiristica e positivistica  del Discorso nasceva da una riflessione sul metodo sperimentale. Vi si ritrovano gli insegnamenti dei maestri dell'epistemologia o empiristica in senso lato: l'analisi lockiana delle "idee", l'esigenza cartesiana di un'unità del sapere, la prospettiva enciclopedica baconiana. La parte storica del Discorso, disegna con concisa eleganza tutta una galleria d'illustri antenati. Tale pluralità di punti di vista, presenta alcune incoerenze, di cui l'autore è ben consapevole, ma consentono anche un assetto provvisorio della filosofia dei lumi, utile per la battaglia ideologica che s'inizia nel 1751. D'Alembert lavorerà all'approfondimento della prospettiva qui offerta: al di là del suo immediato peso "ideologico", il Discorso va studiato anche come il primo abbozzo dell'epistemologia di d'Alembert. 




lunedì 24 ottobre 2022

Liberazione dalle morse sociali

 Liberazione dalle morse sociali


Annalisa Lanci


Gustave Flaubert, Madame Bovary


Madame Bovary, Carla Gravina.


"Il romanzo Madame Bovary di Gustave Flaubert, affronta molte tematiche e problematiche, relative agli stati di violenza, morse sociali, causati dagli abusi di potere. Quest'ultimo aspetto è sottolineato nella serie TV Madame Bovary, interpretata da Carla Gravina: un processo a posteriori al romanzo Ve alla sua protagonista. Dopo un'esistenza mediocre, vittima delle morse sociali, è evidente la reazione di Emma arrivata ad un cambiamento, ad un'evolversi di sé come persona e di conseguenza di quello che era riuscita a creare; alla perdita di tutto causata dalla cecità, ottusità ed egoismo del marito, del contesto in cui è nata e vissuta."






mercoledì 11 maggio 2022

Enciclopedia. Cartesianismo. Casuista, cerimonie. Avvertenze degli editori.

 Enciclopedia. Cartesianismo. Casuista, cerimonie. Avvertenze degli editori



Illuminismo

Cartesianismo

Si è sempre molto discusso, sul nesso storico Descartes-illuminismo. Il giudizio sull'eredità della fisica e della filosofia cartesiana, pronunciato sulle colonne dell'Enciclopedia: abbé Pestré (1723-1821), riecheggia la più autorevole opinione di d'Alembert, che concluse l'articolo con un'ironica pagina dedicata ai cartesiani attardati dagli anni recenti ed ai pedanti d'ogni età. 

Casuista, cerimonie

Il primo di questi articoli, dovuti a Diderot, è connesso al precedente Oius-Locutius, dal quale riprende l'argomentazione circa la lbertà di stampa; il secondo è uno dei molti saggi di critica illuministica della religione, che Diderot confinava nelle voci minori o minime. Un'eco di Pascal, di Bayle, o di Spinoza, un tema elaborato dalla cultura libertina o deistica, affiorano sotto sapienti eufemismi: è la tecnica mistificatoria, imposta alla censura, della quale si è voluto dare qualche esempio.

Avvertenza degli editori (al volume terzo)

Prevede il volume terzo dell'Enciclopedia, ed è opera di d'Alembert. <<Il terzo volume apparve dopo un'interruzione di circa due anni, causata dalla persecuzione ch'era stata suscitata contro gli autori dell'opera in occasione dei primi due volumi. E non doveva esser l'ultima>>. La soppressione decretata dal Conseil du Roy con l'Arrest del 7 febbraio 1752, dopo l'affaire de Prades ed agli attacchi del <<Journal de Trévoux>>, che avevano trovato accoglienza presso Luigi XV. L'iniziativa personale di d'Alembret fu risolutiva per la ripresa della pubblicazione, con il volume III, nel novembre del 1753. Pagine colme <<di una strana combinazione di apologia, vanagloria, e di quell'irritante compiacimento, che gli avversari dei philosphes trovarono così esasperante>>. Aveva dato un efficace appoggio il direttore della Libraire, Malesherbes.  






domenica 10 ottobre 2021

Enciclopedia. La fortuna dell'Enciclopedia

 Enciclopedia

La fortuna dell'Enciclopedia


Enciclopedia. Diderot e d'Alembert


Palazzo dell'Eliseo. Parigi


Parigi

Dopo le lotte degli anni 1751-1759, la condanna del Parlamento di Parigi colpì una fenice destinata a rinascere dalle sue ceneri nel corso degli anni seguenti: la ristampa lucchese, le due edizioni di Livorno, i supplementi e le rielaborazioni francesi, le numerose edizioni svizzere, gli adattamenti e le traduzioni russe, si susseguirono, in un diagramma tangibile della diffusione delle idee dell'Europa dei lumi. Rivoluzione francese: quando il riflusso conrtorivoluzionario e antigiacobino addossò a Rousseau e a Voltaire e ali enciclopedisti la "faute" del Terrore, anche l'opera simbolo stesso dei lumi fu coinvolta in una sommaria condanna. Alle soglie del nuovo secolo, il materialismo, l'irreligione, la critica sociale e politica, il pragmatismo scientifico e tecnologico dell'Enciclopedia apparvero dotati di una carica eccesiva: demoni da esorcizzare. 
Il disinteresse degli studiosi per l'Enciclopedia, dal secolo XIX fino ai primi decenni del XX, fu l'effetto di quella condanna, il riflesso dell'opera di esorcizzazione. I manuali e le opere di sintesi minimizzavano e travisavano, il ruolo svolto degli enciclopedisti nella cultura scientifica, politica ed economica dell'età loro. L'Enciclopedia figurava come metafora mal nota, da rendere attuale la metafora con cui si era espresso Federico il Grande a proposito del viaggio in Russia di Diderot, passato a nord del confine prussiano: <<Un grande fenomeno enciclopedico, descrivendo una ellissi ha sfiorato i limiti del nostro orizzonte; i raggi della sua luce non sono giunti fino a noi...>>
Nel 1951 il bicentenario della pubblicazione dell'Enciclopedia coincise, con una diffusa ripresa di interesse per la cultura e la filosofia dei lumi. Nel 2001 la scadenza celebrativa del 250° anno ha fornito un'occasione di bilancio e nuovi programmi di ricerca. La minuta industria filologica che si esercita ha affrontato una serie dei problemi testuali: i contributi autonomi, la ricerca delle "fonti" di singole voci, l'identificazione delle varie mani che hanno cooperato alla manipolazione enciclopedica, i raffronti con gli scritti extra-enciclopedici degli stessi autori, le biografie e il destino ulteriore dei collaboratori massimi e minimi, infine la decifrazione di un linguaggio spesso volutamente contraddittorio, elusivo o mistificato. 
Si colma una lacuna molto vistosa: porre sotto gli occhi di chi non partecipa direttamente ai lavori i testi che sono al centro delle discussioni tra specialisti. Il Discorso preliminare di d'Alembert, la voce Economia politica di Rousseau, gli articoli di Diderot e dei teorici della Fisiocrazia, si sono moltiplicate nelle varie raccolte di opere dei singoli autori. Numerose scelte antologiche presentano l'Enciclopedia quale realmente fu: <<una macchina da guerra, un dizionario tecnico e scientifico, un'opera di collaborazione e di contemplazione. Sono state fatte selezioni o ristampe integrali dei volumi di planches, volte a soddisfare diversi interessi: la documentazione tecnologica e scientifica, l'iconografia delle arti e dei mestieri, gli usi e costumi, il gusto estetizzante per la grafica libraria, e così via. Altre selezioni, hanno attratto l'attenzione sulle voci più significative di contenuto politico e sugli articoli-chiave dell'ideologia. 
E' possibile consultare on-line, l'edizione originale francese. Navigando in rete è possibile avere accesso a: repertori, notiziari divulgativi e didattici, annunci di seminari e convegni, informazioni biografiche riguardanti l'impresa i suoi promotori e collaboratori, lo stato delle ricerche, le singole voci, le planches, e così via. 








domenica 26 luglio 2020

Vita, energia, movimento e geometria frattale. Luigi XIV, Benoit Mandelbrot



Benoit Mandelbrot 


Benoit Mandelbrot. Disegni di geometria frattale 


Louis XIV di Francia




Orangerie di Versailles

La Reggia di Versailles, capolavoro di arte barocca, pensata, voluta e creata dal grande sovrano Luigi XIV di Francia. Tutto in questa opera fa pensare, fa pensare alla vita, al movimento, alla natura, alla luce e al buio; a tutti gli elementi presenti sulla Terra che fanno esistenza. All'interno della geometria di questa opera meravigliosa, è possibile trovare ad esempio, la geometria frattale di Benoit Mandelbrot: visioni di vita, energia, movimento e leggi matematiche che regolano la vita del Pianeta, sul Pianeta e di quello che esiste intorno al Pianeta. 





mercoledì 15 aprile 2020

Educazione infantile e dualità uomo-donna


Annalisa Lanci


Samuel Theis




"Genitori con "crisi di identità" , quando in una coppia di genitori, la madre ruba il ruolo al padre; un' altra problematica, che intacca l'educazione dei bambini. Una madre ed un padre dovrebbero essere coscienti dei loro ruoli, a prescindere dalla loro posizione lavorativa e sociale. Nelle famiglie può succedere che i bambini, "l'educazione" che dovrebbe dare il padre, la ricevano dalla madre, così da esserne disorientati. È probabile che in queste situazioni, il problema sia proprio alla base del rapporto di coppia impostato dai genitori, ancora prima di diventare tali. Niente esami di coscienza da parte di entrambi, superficialità da vendere, quasi un "rapporto di comodo", più che un "rapporto di coppia". Da questa impostazione del rapporto, quindi, l'arrivo di un figlio/a, dal genitore dominante, può essere visto, come una soluzione allo squilibrio che c'è nella coppia (i problemi non si risolvono facendo figli), dall'altro genitore è visto per quello che è: una benedizione. In questa epoca, in cui, a causa della grande quantità di stimoli ed informazioni, che si ricevono dall'ambiente esterno, purtroppo, è molto difficile mantenere un certo tipo di equilibrio; in alcuni casi il rapporto in una coppia, dovrebbe tornare ad essere appunto, un rapporto di coppia, per prepararsi così all'arrivo di un bambino/a" 




lunedì 6 aprile 2020

Genitori narcisisti e superficiali: un pericolo per la salute dei bambini


Annalisa Lanci


Samuel Theis


Bambini vittime di genitori narcisisti


"Uno dei grossi pericoli, per la salute fisica e psichica dei bambini, sono i genitori narcisisti psicopatici o sociopatici. Purtroppo, tra le persone che circondano questi manipolatori, le maggiori vittime del loro narcisismo psicopatico o sociopatico; sono i loro figli. I bambini possono solo subire un genitore narcisista, che causa loro problemi psicologici e fisici, trascurando la loro salute, perché troppo preso da se stesso/a. I bambini non possono risolvere questo problema da soli, gli altri adulti della famiglia o in contatto con la famiglia, dovrebbero difendere i bambini, ma spesso capita, che siano manipolati anche loro, dal narcisista psicopatico o sociopatico; ed invece di difendere i bambini difendano il genitore narcisista. Quando in una famiglia ci si rende conto, che un bambino/a diventa vittima di un genitore narcisista, tutti i componenti della famiglia e gli adulti vicini alla famiglia, dovrebbero collaborare insieme, per creare ferite narcisistiche al manipolatore e liberare il bambino/a, dalla sua azione negativa".



giovedì 5 marzo 2020

I bambini, lo spazio e il tempo


Annalisa Lanci


Samuel Theis 



I bambini, lo spazio ed il tempo

"Educare i bambini a fare sport, nello specifico, discipline che permettono loro, di dominare e muoversi all'interno dello spazio e del tempo al di fuori della norma. Educarli a fare questo, è aiutarli a svilupparsi fisicamente e nella mente. Questo lavoro su di loro, sarebbe ottimo, se fosse associato, allo sviluppo del loro livello culturale.
Sarebbe come creare una nuova specie, sarebbero individui più evoluti rispetto alla media"




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