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venerdì 13 marzo 2020

Il diavolo. Introduzione

Il diavolo

Introduzione



Parlare del diavolo, oggi, non è una cosa del tutto familiare, eppure nella nostra società, caratterizzata da una tecnologia molto avanzata e da un'organizzazione sociale che fa perno sull'informazione (su tutto dominano il computer e la telematica), c'è ancora spazio per un immaginario collettivo che rompe con la quotidianità dandosi orizzonti che superano la prosaicità dell'esistenza di qui lo spazio alla fantascienza come religione della modernità. Di qui ancora il recupero di immagini sopite nell'inconscio sociale, pronte a irrompere nella cronaca del quotidiano. 
Non è un caso quindi che si registri il ritorno di pratiche occulte come certi rituali satanici, le messe nere, la nascita di società che adombrano l'interesse per il mondo sotterraneo degli spiriti demoniaci. E insieme a questo il verificarsi di quelli che una volta erano chiamati fenomeni di possessione diabolica o più strettamente di satanismo. 
E' perlomeno strano che si parli di manifestazioni diaboliche senza riferirsi al possibile artefice di questi fenomeni, quasi che anche il diavolo abbia subito quel processo di secolarizzazione che caratterizza il discorso in generale. Processo di secolarizzazione che ha tagliato le radici di ogni manifestazione religiosa in modo tale che di religione e di fenomeni religiosi ancora si parla, ma senza riferimento alle fonti, in particolare la Chiesa cattolica e il magistero del papa. Oggi siamo di fronte a una religiosità e al manifestarsi di fenomeni religiosi che godono di tale autonomia e sono l'espressione di risorse interiori senza legami con quelle autorità spirituali che in passato dettavano l'itinerario religioso delle grandi masse. 
L'uomo contemporaneo, quando si rifà a riti che si richiamano al satanico o al demoniaco, non sempre o perlomeno con non altrettanta evidenza si richiama al diavolo. Accetta al massimo di rifarsi a delle sue manifestazioni non del tutto evidenti nelle oro origini. Semmai si richiama a un non meglio specificato mondo sotterraneo che non ha quella dignità di <<mondo degli inferi>> che in passato serviva a giustificare tutto quanto non aveva una spiegazione plausibile o diciamo così scientifica. 
Parlare oggi del diavolo vuol dire quindi riandare alla scoperta di un protagonista non solo di quei fenomeni che sconfinano con il paranormale ma soprattutto del principe dei demoni che la tradizione cattolica ha consacrato nella figura di Satana, l'angelo che si oppone permanentemente a Dio e corrompe l'azione degli uomini. 

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