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mercoledì 11 maggio 2022

Enciclopedia. Cartesianismo. Casuista, cerimonie. Avvertenze degli editori.

 Enciclopedia. Cartesianismo. Casuista, cerimonie. Avvertenze degli editori



Illuminismo

Cartesianismo

Si è sempre molto discusso, sul nesso storico Descartes-illuminismo. Il giudizio sull'eredità della fisica e della filosofia cartesiana, pronunciato sulle colonne dell'Enciclopedia: abbé Pestré (1723-1821), riecheggia la più autorevole opinione di d'Alembert, che concluse l'articolo con un'ironica pagina dedicata ai cartesiani attardati dagli anni recenti ed ai pedanti d'ogni età. 

Casuista, cerimonie

Il primo di questi articoli, dovuti a Diderot, è connesso al precedente Oius-Locutius, dal quale riprende l'argomentazione circa la lbertà di stampa; il secondo è uno dei molti saggi di critica illuministica della religione, che Diderot confinava nelle voci minori o minime. Un'eco di Pascal, di Bayle, o di Spinoza, un tema elaborato dalla cultura libertina o deistica, affiorano sotto sapienti eufemismi: è la tecnica mistificatoria, imposta alla censura, della quale si è voluto dare qualche esempio.

Avvertenza degli editori (al volume terzo)

Prevede il volume terzo dell'Enciclopedia, ed è opera di d'Alembert. <<Il terzo volume apparve dopo un'interruzione di circa due anni, causata dalla persecuzione ch'era stata suscitata contro gli autori dell'opera in occasione dei primi due volumi. E non doveva esser l'ultima>>. La soppressione decretata dal Conseil du Roy con l'Arrest del 7 febbraio 1752, dopo l'affaire de Prades ed agli attacchi del <<Journal de Trévoux>>, che avevano trovato accoglienza presso Luigi XV. L'iniziativa personale di d'Alembret fu risolutiva per la ripresa della pubblicazione, con il volume III, nel novembre del 1753. Pagine colme <<di una strana combinazione di apologia, vanagloria, e di quell'irritante compiacimento, che gli avversari dei philosphes trovarono così esasperante>>. Aveva dato un efficace appoggio il direttore della Libraire, Malesherbes.  






domenica 8 maggio 2022

Streghe, demoni e inquisitori

 Streghe, demoni e inquisitori


Tematiche aderenti per fatti consimili o per aspetti di uguale interesse e portata. Da parte di inquisitori di <<provenienza>> cattolica e quelli di <<provenienza>> protestante, uguale e pari fu la reazione, convinti com'erano i giudici che gli antagonisti erano ispirati da Satana, e che Satana stesso, li costringesse attraverso le streghe a dimostrare la loro più intrinseca aderenza alle norme dei rispettivi schieramenti confessionali. Non solo cattolici e protestanti dovevano combattere una loro battaglia sui privilegi religiosi, ma ciascun gruppo, sia prendendo a pretesto la serie di disgrazie dell'epoca, sia per dimostrare la maggiore abilità di combattere il demonio rispetto alla parte avversa, si avvalsero di streghe e stregoni come capri espiatori, mettendo in atto una repressione organizzata e razionale all'interno dei confini di ciò che l'ortodossia stretta considerava irrinunciabili e contro elementi creduti, a torto o a ragione, rappresentanti di Belzebù. Gli inquisitori di qualunque estrazione religiosa si ritrovarono d'accordo sulla necessità di eliminarli e, cattolici e protestanti, furono egualmente spietati. 

La componente della sensualità, entra a far parte della stregoneria: da un canto il delirio sensuale, gli atti di fornicazione, di sodomia, di bestialismo veri o immaginari da parte delle streghe e degli stregoni, dall'altro gli espliciti riferimenti, le insistenze, le argomentazioni scabrose e conturbanti sui comportamenti erotici delle vittime, richiesti, sollecitati, estorti dagli inquisitori. 

La volontaria, impudente, viziosa descrizione e, nel caso degli esorcisti, la partecipazione fisica che viene soddisfatta, raccontata dalle streghe e accolta dall'autorità giudicante. 

Le monache, costrette nei chiostri senza vocazione, impedite perciò nelle manifestazioni più esuberanti della loro femminilità, frustrate da una castità impraticabile, sfogarono sotto le pratiche esorcistiche la loro lussuria più sfrenata, commettendo ogni sorta d'indecenza: il solo fatto che donne rispettabili, badesse, monache,  potessero essere palpeggiate, esaminati fisicamente nelle loro più nascoste intimità dai sacerdoti, dagli ispettori ecclesiastici, dagli esorcisti e talvolta viste anche da folle di uomini mentre si sollevavano le tuniche ed esibivano gli organi genitali, sentite mentre riferivano discorsi ricchi di parole sconce, di incitamenti al coito, era, per loro, determinante per un appagamento sessuale del quale altrimenti sarebbero state escluse.

Da un canto ci troviamo di fronte al misticismo più spinto, al fanatismo più duro che rese tali uomini insensibili a comprendere e giustificare le debolezze umane; dall'altro ci troviamo di fronte al misticismo più spinto, al fanatismo più duro che rese tali uomini insensibili a comprendere e giustificare le debolezze umane; dall'altro ci troviamo di fronte alla perversità, alla lascivia, alla licenziosità di uomini, che profittando delle circostanze diedero sfogo alle loro passioni inibite, sviluppando la loro concupiscenza esacerbata dai desideri tanto eccitati. 


venerdì 18 marzo 2022

Maghi, sciamani e stregoni

 Maghi, sciamani e stregoni 


La magia occupa uno spazio sconfinato nella letteratura specialistica ed è presente anche in molte discipline accademiche, tra cui la storia, l'antropologia, l'etnologia e la sociologia. 
Alcuni ritratti di Massoni, Rosacroce, maghi e astrologi - tra cui Casanova, Cagliostro, Francis Bacon, Nostradamus, Lord Byron, l'imperatore Adriano - stati rivisitati sulla base di documenti poco noti e di supporti letterari. 
- La magia, riferita al proprio contesto originario, di tipo storico-sociale, come un'esigenza collettiva. Lo sciamanismo è fondamentale nella società di condivisione, in cui l'individuo non è che una cellula del corpo sociale. Alla sua origine c'è la ricerca del cibo, il mistero della riproduzione umana, della natura e della morte: esigenze alle quali le pratiche magiche danno una risposta animistica volta a mantenere l'armonia tra gruppi umani ed energie cosmiche. 
- In seguito alla creazione dei grandi imperi, la magia tendenzialmente si è individualizzata, diventando divinazione, mantica, voce oracolare rivolta soprattutto agli individui, al loro benessere materiale e spirituale. 
Il pensiero magico si è specializzato nel prevedere e confermare il potere di alcuni uomini e caste sugli altri. 
- La comparsa, nell'epoca moderna, di società di transizione, nelle quali il soggetto collettivo. 
- Popolo, massa, classi - ha assunto nuova importanza decisionale e trasformativa. In esse il linguaggio polimorfo e trasmutativo della magia, incarnata da Ordini quali i massoni, i Rosacroce, i Carbonari, ha trovato la propria espressione specifica nella trasformazione della materia grezza, nell'elaborazione architettonica, nell'alchimia sociale e politica. Le sette politiche, fin dal XVII secolo, hanno tentato di appropriarsi dei segreti esoterici e dei saperi ermetici, per abbattere il sistema dominante, oppressivo o autocratico. .


giovedì 17 marzo 2022

Gli ordini cavallereschi

 Gli ordini cavallereschi


Gli ordini cavallereschi


Storia universale degli ordini cavallereschi, la particolare matria ha fonti che, quasi sempre, non offrono una assoluta certezza. 

Nel suo ampio <<excursus>> l'opera offre, un affascinante panorama storico degno di essere rinverdito, in tanti aspetti, alla mente degli immemori. Per l'attualità di certi suoi valori, che nella pratica si traducono in comportamenti d'onestà e solidarietà umana, rispetto per la parola data, protezione dei deboli, ripudio dell'inganno e dell'inutile violenta, lealtà verso i propri stessi nemici. 

Attraverso la storia degli ordini cavallereschi, raccontata in tutta la sua aura di gloria e d'avventura, appare chiaro quanto possa essere avvertita nella società contemporanea l'esigenza di tali valori, che nel loro insieme esprimono generosità e altruismo.


martedì 8 febbraio 2022

L'anima. Premessa

 L'anima

Premessa


L'anima è una <<cosa>> di cui ognuno di noi ha un'idea, spesso piuttosto stereotipata: dallo spirito, entrano in gioco nn poche problematiche dialettiche e spesso ci si perde inseguendo definizioni e immagini. 
Non è quindi facile parlare dell'anima, non tanto per l'astrattezza, ma soprattutto per le molteplici valenze simboliche che ne connotano il background religioso, storico e mitico. 
Parlare dell'anima a entrare in ambito di grande complessità, entro il quale l'indirizzo analitico dell'osservatore può arrestarsi davanti a ostacoli insormontabili senza l'ausilio della fede. 
E' quindi necessario operare con la massima cautela, tenendo conto questo delicato argomento presenta un inalienabile legame con la religione. 
Nella nostra condizione umana non sappiamo nulla sulla vita oltre la morte: semplicemente crediamo che ci sia altro, o non ci crediamo. Entrambe queste posizioni sono comunque regolate dall'accettazione di condizioni antropologiche che fanno parte del bagaglio di esperienze e credenze delle diverse culture. 
Che il peso dell'anima sia fondamentale lo si evince, ad esempio, dal frequente utilizzo di questo termine nel nostro linguaggio quotidiano: uno sfruttamento che comunque non corrisponde necessariamente alla  conoscenza del soggetto in questione. 



domenica 16 gennaio 2022

Composizioni cellulari. Da La ciclicità e la banalità del male

 




"Le opere Salem's Lot - Le notti di Salem di Mikael Salomon e The lost Boys di Joel Schumacher, sono due esempi che testimoniano la ciclicità e la banalità del male. Nella prima opera si evidenzia il manifestarsi del male, in cicli attraverso un elemento che funziona come catalizzatore. Nella seconda opera è evidente invece, la banalità del male: i carnefici sono in realtà, vittime di loro stessi. Questi due elementi che caratterizzano il lato oscuro dell'esistenza, so radicano all'interno della società e con il loro essere così elementari, causano disordine e gravi danni."





giovedì 9 dicembre 2021

Il pensiero positivo. Metà artisti, metà scienziati. Il mondo è un palcoscenico

 Il pensiero positivo


Metà scienziati, metà artisti


Il pensiero positivo fa la grandezza dell'uomo, diceva Pascal. L'intelligenza è una combinazione di tecniche, necessarie per la sopravvivenza e il progresso. Un tempo si pensava che la capacità intellettiva fosse determinata geneticamente, come un potenziale ereditario. La ricerca approfondita sulla natura dell'intelletto umano ha invece stabilito che si tratta di qualcosa di complesso e dinamico, che varia da persona a persona e che, anche nello stesso individuo, presenta differenti caratteristiche nei vari momenti della vita. 

In base a queste osservazioni ed esperimenti è opportuno ad esempio che il cervello degli organismi superiori consiste essenzialmente di due emisferi, o sistemi centrali di elaborazione, completi e collegati fra loro. L'emisfero sinistro, analitico, normalmente domina sull'altra metà; le sue funzioni riguardano la capacità di leggere, scrivere, riflettere, contare. L'emisfero destro, definito spaziale, è invece quello che prevale nelle creazioni artistiche, nella rappresentazione mentale di immagini, scene, paesaggi, colori, spazi, e suoni.

Ognuno di noi è un pò scienziato e un pò artista, ragiona con due stili completamente differenti di pensiero, uno analitico e intellettuale, elaborato dall'emisfero sinistro, l'altro libero e creativo, tipico dell'emisfero destro. L'integrazione armonica di questi due stili di pensiero aiuta il cervello a giungere a una migliore comprensione della realtà. 

Il superlavoro dell'emisfero sinistro dà origine a disturbi psicologici abbastanza frequenti; portano comunque l'individuo a vivere sotto stress: la logica impedisce alla creatività di trovare libero spazio per esprimersi; lo <<scienziato>> dentro di noi, con la sua autorevolezza, priva l'<<artista>> della sua libertà e gli impedisce di fare il suo lavoro. Quando le cose stanno così occorre bloccare o eludere il lavoro di questa parte del cervello troppo invadente, in modo da rafforzare il lavoro della parte destra. 

Per bloccare il superlavoro dell'emisfero sinistro è necessario agire sul pensiero e sul linguaggio. Alcune tecniche di meditazione sono finalizzate proprio alla modifica di questi stati negativi ella mente, attraverso l'uso di espedienti. In oriente, da tempi antichissimi si usa il mantra, parole o formule che vengono ripetute in continuazione e che hanno lo scopo di mantenere impegnate le capacità vigili del cervello, per consentire l'apertura del pensiero verso verso dimensioni più spirituali. In occidente la preghiera: quando si recita una preghiera infatti, non si pensa, e questo consente alla persona di rilassarsi  e di recuperare delle preziose energie vitali. 

Tra le varie tecniche proposte dal Pensiero positivo vi è quella di recitare a se stessi una sorta di litania, dove le frasi sono tutte, rigorosamente positive. Litanie, espresse anche in musica o in versi, hanno un pò la funzione dello scacciapensieri e vanno utilizzate come meccanismo di difesa ogni qual volta l'emisfero sinistro decide di fare lo <<straordinario sul lavoro>>. 


Il mondo è un palcoscenico

Tutto il mondo è un palcoscenico. L'essere umano ha la rara capacità di riuscire a produrre comportamenti diversi secondo i pensieri che dominano la sua mente in un dato momento. I discorsi, i gesti, le espressioni del viso, gli elaborati scritti o le azioni hanno una funzione comunicativa, di esteriorizzazione di pensiero: se i pensieri saranno positivi, volti alla tolleranza e all'armonia, difficilmente i comportamenti, che su di essi si modellano, saranno di segno opposto. Sin da bambini si è spinti a imparare, a emettere delle <<risposte interne>>, non visibili fuori dal corpo, per non compromettere alcune situazioni sociali: utilizziamo questa modalità di espressione quando dobbiamo ad esempio vendere un prodotto (il famoso <<sorriso del commerciante>>), ringraziare per un regalo che non ci è piaciuto, rispondere a una critica che ci è rivolta ad un superiore... In genere, la propria salute mentale, è sempre auspicabile non reprimete le emozioni, ma vi sono situazioni in cui questo prorpio non è possibile per compromettere i buoni rapporti con gli altri, che sono altrettanto importanti; in questi casi occorre raggiungere un utile compromesso e cercare di non mettere a rischio né la relazione sociale, nè, tanto meno, la salute. 


Il Pensiero positivo. Introduzione

 Il pensiero positivo

Introduzione 




La psicoanalisi sostiene che il comportamento adulto sia guidato dai conflitti irrisolti dell'infanzia e che le cause della propria infelicità vadano ricercate nel passato; il Pensiero Positivo al contrario induce le persone a vivere nel proprio presente con maggiore consapevolezza e senso di responsabilità, ritenendo che la qualità della vita dipenda in massima parte dalla qualità dei pensieri che affollano la mente. 
Esistono vasti campi d'azione, aspetti dell'esistenza, nei quali possiamo realmente imparare a muoverci con maggiore abilità e competenza, per raggiungere, la felicità, almeno il benessere e la serenità. Ad esempio, il modo di giudicarsi, di progettare il futuro, di gestire le relazioni sociali, di lavorare, di divertirsi, di amare. L'intelligenza è un potenziale che va sviluppato, attraverso l'impegno e l'esercizio costanti. Il pensiero difficilmente nasce spontaneamente <<positivo>>: dobbiamo imparare a condizionarlo in tal senso, dal momento che il risultato finale è che noi siamo ciò che pensiamo. Ogni nostra azione, segue necessariamente un pensiero, un ragionamento, un modo di vedere le cose e di interpretare la realtà. Pensare porta a vivere bene, o almeno a vivere meglio. 
Le regole del pensiero positivo sono semplici ed efficaci dal primo momento: basta decidere di pensare positivo per accorgersi che tutto cambia intorno a noi; la difficoltà è imparare a pensare positivo anche nei momenti duri, di bassa marea, quando le cose non vanno bene o ci si sente senza vie d'uscita. Il Pensiero positivo, nella sua complessità, è una tecnica che funziona, per proteggersi dalla depressione, per favorire il successo e la stima di sé, per migliorare il benessere anche fisico della persona. 



mercoledì 8 dicembre 2021

La Parapsicologia. Storia della parapsicologia. Primo periodo scientifico

 La Parapsicologia

Storia della parapsicologia

Primo periodo scientifico 


Daniel Douglas


Eusapia Palladino



Lo spiritismo

Attorno al 1870 un giovane fisico inglese, dichiarò che intendeva indagare sui fenomeni cosiddetti spiritici. Si chiamava William Crookes. 
Crookes sperimentò con Daniel Duglas Home, col quale ebbe risultati strabilianti nel campo della PK, e Florece Code, rimasta famosa per le sue materializzazioni e per il <<fantasma>> materializzato di una giovane donna che disse di chiamarsi Katie King. Il giovane scienziato mantenne coraggiosamente le sue posizioni e mai ritrattò quanto aveva pubblicato sulle sue esperienze (Ricerche sui fenomeni dello spiritismo, 1874): mai volle che il Crookes che aveva scoperto il tallio fosse disgiunto da quello che avevano studiato Home e la Cook.
A Londra quattro illustri scienziati si dedicarono allo studio dei casi spontanei, fenomeni telepatici: William Barrett, Edmund Gurney, William Myers, Henry Sidgwick, che nel 1882 fondarono la Society for Psychical Research la mitica SPR. La società inglese potè avvalersi dell'opera appassionata di un grande numero di studiosi illustri non solo inglesi, ma francesi, polacchi, americani, si arrivò allo studio dei più famosi soggetti contemporanei e alla realizzazione di opere di grande valore. Le riviste <<Journal for Psychical Research>> e i <<Prooceedings>>. 
Nel 1884, fu fondata negli Stati Uniti una affiliazione della SPR, poi autonoma come ASPR, l'American Society for Psychical Research. 
In Francia ebbe inizio un movimento, tradotto in una filosofia e in una morale che aveva in se un grande segreto: semplicità, immediatezza e adattabilità a tutte le opinioni e che raccolse sotto la sua dottrina milioni di persone. Nel 1856 fu pubblicato Le Livre des Esprits, Il Libro degli Spiriti, testo ufficiale della dottrina spiritista. 
<<Nascere, morire, rinascere per progredire senza tregua. Questa è la legge>>: Allan Kardec. 
Kardec fondò nel 1858 la famosa <<Révue Spirite>>, cui seguirono Il Libro dei Medium, dettategli dagli spiriti e che ebbero tutte uno strepitoso successo sia dottrinale sia editoriale: valanghe di nuovi seguaci andarono via via a ingrossare le fila di questo <<popolo>>, che dava la riprova di quale sia sempre stata per l'umanità la necessità dell'occulto, dell'ignoto, del trascendente. 
A Parigi intanto nasceva l'IMI, Institu Métapsychique International, per iniziativa del medico Rocco Santliquido e il polacco Gustav Géley, e con il sostegno di un industriale francese, Jean Méyer. Era il 1919. 
<<La Révue Métapsychique>>. Presidente onorario fi Charles Richet, premio Nobel per la medicina nel 1913. Richet fu presidente della Società inglese ed è stato un dei padri della psicologia. Nel 1922 pubblicò Le Traité de Métapsychique. 
Gli studiosi si resero famosi in epoche successive: lo stesso Gustave Geley, il dr. Eugene Osty e l'ing. René Warcollier.
In Italia, Genova, Torino, Roma, Napoli: le principali città in cui ci si interessò del fenomeno. 
A Torino il prof. Vincenzo Scarpa fondò la rivista <<Gli Annali dello Spiritismo>>. A Palermo nel 1863 nasceva la Società Magnetica. 
Fu a Genova che nel 1920 si mise la personalità di Ernesto Bozzano, diede inizio a un movimento storicamente importante. Fondò a Genova, il Circolo Minerva, dove nel 1901 si tennero le sedute medianiche con la medium Eusapia Palladino, alla presenza dello psichiatra Enrico Morselli. 
La rivista <<Luce e Ombra>>, fondata da Angelo Mazorati e di cui Bozzano fu collaboratore. Bozzano era un autodidatta, ma preciso e coscienzioso. Raccolse una ricchissima casistica, dalla quale estrasse materiale per pubblicare più di quaranta volumi. 
Il <<fenomeno Palladino>>. Di umile condizione e analfabeta, Eusapia Palladino ebbe una infanzia disagiata, orfana di madre fin dalla nascita (1854) e testimone a otto anni dell'assassinio del padre. Un medico napoletano, Ercole Chiaia, fu interessato alla fenomenologia che Eusapia continuava a manifestare. Questa donna fu senza dubbio la medium più studiata e controllata nel ventennio 1888-1908 da studiosi sia in Europa sia in America. Questo fine-inizio secolo, era stato segnato da una singolare fioritura di attività irrazionali, magiche, occultistiche, spiritiche.
Massimo Biondi <<Quaderni di Parapsicologia>>, 1994 <<una situazione complessa e pressoché unica, molto affascinante da un punto di vista storico. Talvolta con il favore dei sistemi del potere religioso e politico, tal-altra in diretto antagonismo con essi, alla luce del sole e più spesso nel segreto e nell'ombra, è andata crescendo una corrente antirazionalista, antiscientifica e antimaterialista (...) sostenuta da intellettuali della più svariata provenienza>>.  
In Italia, per circa 20 anni si produsse un insieme di interessi e di circostanze per cui non fu lontana, la costituzione di una corrente simile a quella denominata, ricerca psichica. La <<Rivista di Studi Psichici>> fu per diversi anni la dimostrazione in una impostazione ripresa dalla ricerca <<che permette di inquadrare i fenomeni supernormali all'interno delle leggi conosciute dalla natura, senza invocare subito cause trascendenti>>. L'improvvisa morte di Ermacora, tre anni dopo, segnò la fine della rivista, almeno come era stata concepita. 









La Parapsicologia. Storia della parapsicologia. Lo spiritismo

 La Parapsicologia

Storia della parapsicologia

Lo spiritismo


Le sorelle Fox


Lo spiritismo

La patria dello spiritismo è stata la libera America, dove un clima socioculturale semplice e a contatto con la natura ha favorito una mentalità collettiva e compatta e il diffondersi di questo movimento sociale. 
A metà dell'Ottocento si realizzò un evento intenso ed emotivo, legato alla dimensione ultraterrena. Nel 1848 una famiglia di Hydesville (New York) divenne centro dell'attenzione pubblica. Nell'abitazione della famiglia Fox si facevano sentire <<gli spiriti>>. La casa era <<infestata>>. Margareth e Katherine Fox, di 15 e 11 anni, avevano avvertito numerosi rumori provenienti dai muri. Erano soprattutto colpi ritmici e regolari che interpretarono come opera intenzionale di <<spiriti disincarnati>> per attirare l'attenzione. Reagirono ai colpi con altri colpi e parve loro di ricevere risposte interpretabili. Nacque la tipologia, che diventerà il mezzo di comunicazione più importante del movimento spiritico.
Diversi anni dopo, durante una ristrutturazione dell'edificio dove abitavano, venne trovato, lo scheletro di un uomo. 
La risonanza di questi fatti dilagò anche in Europa. Comunicare con le anime dei trapassati divenne una <<moda sociale>>, praticata in casa private, ma anche in luoghi pubblici, un culto vero e proprio con i suoi fedeli e i suoi riti. 
Le sorelle Fox vennero coinvolte in un'attività medianica intensa, discussa, ma anche molto criticata. Nel 1852, a Cleveland, si tenne il Primo Congresso Mondiale Spiritistico.  
<<Da un punto di vista critico>>, commenta l'antropologo Alberico Lolli, <<lo spiritismo rappresenta una grave regressione nella concezione del paranormale, abbassato a una cruda e stravagante visione di un mondo immaginario (...) l'idea chiave che sorregge lo spiritismo è una facoltà trans-umana (...) che consente di comunicare  con le anime dei defunti (...) la credenza di una tale facoltà già faceva parte di una antichissima tradizione occulta: maghi, oracoli, pitonesse, sciamani sono sempre esistiti presso tutte le culture, ma appare davvero strano che lo spiritismo possa essersi manifestato in maniera così prepotente presso le società occidentali (...)>>. 
In Europa: Francia, Italia, Inghilterra in particolare, dove formarono gruppi di entusiasti e nuove associazioni. 






martedì 7 dicembre 2021

La Parapsicologia. Storia della parapsicologia. Il mesmerismo

 La Parapsicologia

Storia della parapsicologia

Il mesmerismo



Il mesmerismo

Laureatosi prima in filosofia e in teologia, poi in medicina, Mesmer apprezzò le teorie di Paracelso e quelle matematiche di Newton, giungendo a elaborare una sua ipotesi di derivazione astrologica nella sua tesi di laurea: De Planetarum Influxu. Accanto a un magnetismo fisico, quello delle calamite, esisteva un magnetismo animale che prendeva le masse dell'influsso dei corpi celesti su tutti gli esseri viventi. Concepiva l'esistenza di un <<fluido>> universale che permeando l'intero spazio cosmico, aveva la particolare proprietà di agire sul corpo umano dandogli le proprietà analoghe a quelle della calamita. Si poteva riportare armonia in un corpo ammalato, cioè disarmonico e privo di equilibrio, e ridargli salute. Mesmer iniziò quel periodo della sua carriera di medico del <<magnetismo minerale>>, convinto di convogliare sui pazienti, tramite le calamite, un mezzo fluidico di natura fisica. 
Mesmer fu costretto a lasciare l'Austria e nel 1776 si rifugiò a Parigi. A Parigi acquistò fama, prestigio e denaro. La grande importanza di questo periodo, fu la pubblicazione della sua opera principale che segnò una data e una tappa nella storia: Memorie sulla scoperta del magnetismo animale, nella quale portò alla luce la sua intuizione, la sorgente biologica del fluido. Mesmer rivoluziona radicalmente la generale concezine bio-medica: la forza magnetica minerale diventa animale. Si era accorto, che la virtù curativa del fluido non derivava tanto dalle calamite metalliche applicate sui pazienti, quanto dalle mani stesse del terapeuta.  
Mesmer scopre, quella che oggi si dice tecnica della trance ipnotica. Portava i suoi pazienti in <<stati modificati di coscienza>> che si accompagnavano a drammatiche esperienze, tremiti, convulsioni, riso, pianto eccetera e da cui, questi ammalati, uscivano svuotati e liberati dalle loro sofferenze. Accadeva anche, che si manifestassero fenomeni di conoscenza di fatti ignoti al paziente di schietto carattere paranormale. 
Mesmer lasciò più volte Parigi e definitivamente la Francia del 1794 nel corso della Rivoluzione francese. Ritornò in Austria dove morì nel 1815, solo e povero. 






La Parapsicologia. Dal mito alla storia

 La Parapsicologia

Dal mito alla storia



Parapsicologia nell'antica Grecia


Il Libro dei Morti


Da un aneddoto, citato da Erodoto nelle sue Storie. Fenomeni paranormali vengono segnalati dai resoconti storici fin dalla più remota antichità, spesso riportati da libri sacri. Nell'Antico Testamento sono presenti fenomeni di chiaroveggenza, precognizione, sogni telepatici e profetici.

All'inizio dei tempi storici si trova una mentalità magica, analogica, e i principi della magia, emergono pratica e dottrina insieme. L'evocazione dei morti: Accadi, Sumeri, Babilonesi, Caldei, Egizi. L'Egitto, fu la patria della <<scienza dell'aldilà>>, del culto dei morti, della credenza degli spiriti che si evocavano anche per mezzo delle <<statue parlanti>>. Il Ka <<doppio spirito>>, un perispirito da venerare e rispettare. Egizia è l'origine dell'Oracolo, che in Grecia trovò terreno fertile.

Gli Ebrei: ebbe grande importanza e diffusione la profezia, considerata ispirazione diretta della divinità che agiva tramite spiriti eletti: Elia ed Eliseo che poteva ascoltare a distanza i discorsi dei re nemici, ed Ezechiele, che era un potente chiaroveggente. 

Gli episodi di Aronne che trasformò il suo bastone in serpente e di Samuele he appare a Saul, per predirgli l'infausto esito della battaglia contro i filistei. La vita di Mosé è costellata di affascinanti episodi <<miracolosi>>. 

In Grecia le potenze invisibili, divine o demoniache, non furono più usate o degradate per superare gli ostacoli dell'esistenza, ma furono impiegate soprattutto per ottenere un contatto con gli dei, ricorrendo alle Pizie o Pitonesse. 

Roma, il De divinatione di Cicerone, il documento rivelatore della mentalità romana nei confronti paranormali. I Romani conoscevano le mensae divinatoriae <<il tavolino parlante>>.

Cristo e il Medio Evo. Ricordiamo il lungo e terribile periodo dell'Inquisizione durante il quale, dal secolo XIII fino al XVIII, i fenomeni paranormali, quando si manifestano, venivano interpretati come stregoneria ad opera del demonio. 

La storia della parapsicologia: 

1) Periodo storico, che dai primordi faremo giungere fino al 1770, data assolutamente arbitraria e di comodo, quando il medico Franz Anton Mesmer pubblicò la sua opera più importante: Memorie sulla scoperta del magnetismo animale. 

2) Periodo mesmerico che faremo partire dal 1770 fino al 1848, altra data arbitraria ma significativa, perché rappresenta l'inizio del movimento spiritico. 

3) Periodo spiritico, che nato a metà dell'Ottocento, continua tuttora con una evoluzione indipendente. 

4) Primo periodo scientifico, che facciamo coincidere con la fondazione della Society for Psychical Research a Londra, nel 1882. 

5) Secondo periodo scientifico (Periodo parapsicologico) con inizio nel 1937 quando a Duham (USA) fu pubblicato il primo numero del <<Jurnal of Parapsichology>>, diretto da Jospeh B. Rhine. 




domenica 22 agosto 2021

La Wicca manuale della strega buona. Introduzione

 La  Wicca manuale della strega buona




Introduzione

In questo periodo la stregoneria <<è di moda>>, e spesso si vedono cose aberranti fatte passare per culti pagani. 
Questo libro si rivolge soprattutto alle donne, ma anche a quegli uomini che non disdegnano il loro lato femminile e sono aperti ad accogliere i misteri della Dea. 
La stregoneria è un cammino lungo e difficile, solitario e meditativo, che richiede impegno, rispetto e amore, ma è ricco di soddisfazioni e gioia. 
La stregoneria è sì un viaggio iniziatico, ma per ogni persona questo viaggio ha connotati diversi, pause, mete, soste, percorsi alternativi. Ogni persona ha il suo destino, la sua vita, e io posso solamente fornire indicazioni per il cammino, ma il cammino stesso spetta a te. Essere una strega significa essere a contatto con la Natura, vivere in lei e di lei, rispettare i suoi ritmi e le sue leggi. Questa è la vera stregoneria, non quella che si vede nei film o si legge nei libri. Essere una strega significa lavorare per il bene del nostro pianeta e di tutta l'umanità. 

Chi sono le streghe?

Nell'immaginario collettivo quando si parla di streghe, tutti pensano a megere brutte e vecchie con il naso gobbo, come la strega di Biancaneve, pericolose donne perdute che mangiavano i bambini, che rubavano i piccoli nelle culle per poi cuocerli nel calderone e farci un unguento con il quale volare al Sabba, fatali donne sessualmente attraenti come la Circe di Ulisse o altre maghe dell'antichità, misteriose creature della notte che si trasformavano in gatte e altri animali, che adoravano il demonio sotto forma di caprone, pericolosi esseri che vivevano ai limiti fra il visibile e l'invisibile e lanciavano maledizioni sul bestiame, facevano tempestare e causavano aborti e sterilità, sataniste dai morbosi gusti sessuali che si univano carnalmente con i diavoli contro natura, fanciulle perdute che facevano le prostitute per condurre sulla via del peccato uomini retti, o vampire che succhiavano il sangue dei bambini e degli innocenti. 
Le streghe sono sempre esistite nelle paure dell'uomo perché rappresentano il lato oscuro dell'anima, quello che Jung chiama Ombra. 
Qualcuno ha voluto vedere il lato positivo delle cosiddette <<schiave di Diana>> e le ha considerate sciamane, curatrici, sacerdotesse dell'antichissimo culto della Grande Madre Terra, donna-medicina, erboriste, illuminate, sagge. Ed è proprio questo che siamo, ma molto altro ancora. 
Il termine italiano, strega deriva dal latino strix, che sta a indicare un uccello notturno, che con il tempo finì per indentificare la strega. 
E' il potere di creare e distruggere che appartiene alla Grande Dea, e che ha sempre terrorizzato gli uomini. Già le religioni latina e greca inventarono leggende e miti per creare figure spaventose agli occhi del popolo, come per esempio Circe, Medea, Medusa. 
La parola inglese witch, che significa strega nell'accezione moderna, deriva invece da wicca, poi mutato in wicca, che significa saggia. Nella mitologia anglosassone o comunque nordica le streghe riescono a mantenere un ruolo se non proprio positivo, almeno non totalmente negativo. 
Nelle mitologie nordiche la presenza di una fata/strega è obbligatoria nei castelli dei re, nei villaggi, fra i capi: i druidi, il corrispondente maschile delle sacerdotesse della Dea Madre Terra, sono descritti come sapienti e sacerdoti, capaci di curare le malattie del corpo, lenire i dolori dell'anima, consigliare e sanare qualsiasi malanno. Quindi le streghe nordiche non sono prevalentemente incantatrici ma sciamane e medichesse, temute e rispettate per i loro incomprensibili poteri. 
Le streghe, avversate dalla Chiesa e dal potere politico laico, continuarono nella clandestinità la loro opera di aiuto alle persone e al mondo: soprattutto per quanto riguarda l'aspetto medico e psicologico, offrirono, nei periodi bui, qualche lampo di libertà e di speranza a chi non ne aveva, soprattutto alle persone del popolo, oppresse dai potenti, che potevano rivolgersi a loro per farsi curare e aiutare. Depositarie delle arti magiche ed erboristiche, sagge dalle parole importanti e di potere, o incantatrici, le streghe hanno mantenuto viva la fede nella potenza, grandiosità e bontà della Natura, dato una speranza, un sogno, un aiuto materiale, ma soprattutto spirituale. 
Quello che la maggior parte delle persone ignora è che lo fanno ancora, poiché le streghe non sono mai scomparse, si sono nascoste, si sono camuffate, ma dovunque nel mondo vi era una donna che aiutava a partorire, che consigliava l'uso di un'erba medicamentosa o portava una parola di conforto a chi era disperato, lì viveva il respiro della Dea, lì continuava la vera antica Religione della Natura. 

Wicca, la moderna stregoneria

Ognuno è libero di vivere la propria vita, non esiste una verità assoluta e immutabile. Per qualcuno può essere la Wicca, per altri il Cristianesimo, il Buddhismo, l'Islam, o altre religioni rivelate, o ancora sette, gruppi come i Testimoni di Geova o gli Hare Krishna. Ognuno ha le proprie visioni del mondo, ognuno è libero di scegliere ciò che crede più adatto per se stesso, a patto che il suo credo non danneggi gli altri. 
Ovviamente, ci sono distinzioni fondamentali tra la religione delle streghe e le altre, la prima riguarda la divinità. 
In molte religioni monoteiste vi è un unico dio, maschio, che guida il mondo. La Wicca è diversa, è una religione politeista. Il divino viene visto in tutti gli esseri umani, le piante, gli animali, le pietre, nel cielo e nell'acqua, nel vento o nelle stelle. E in tutto ciò che possiamo vedere e toccare. Nessuno può definire con precisione cosa sia la Wicca, poiché essa ha una sola certezza: tutta la Natura è sacra, poiché è il corpo della Dea. 
Nella Wicca non esistono testi sacri e ognuno la vive in modo diverso a seconda delle proprie emozioni e del rapporto che riesce a instaurare con la Dea; è evidente che il rapporto con la Natura che può avere una persona che vive in una metropoli sarà necessariamente diverso da chi ha la fortuna di passeggiare nei boschi incontaminati o pregare in riva all'oceano. 
Il primo principio della Religione delle Figlie della Dea è quello dell'amore per la Natura e per la vita ed è espresso nel comandamento: 
<<Se non danneggi nessuno, fai ciò che vuoi>>. 
E' un sentimento che si crea tra un individuo che decide di intraprendere la strada della Wicca e altri esseri naturali, visibili e invisibili. Danneggiare gli altri può derivare non solo da azioni, ma anche da pensieri e parole, e quando si dice di non danneggiare nessuno, intendiamo prima di tutto noi stessi. 
La persona che aderisce alla Wicca deve riconoscere le forze dell'universo e armonizzarsi con loro. La divinità suprema è la Natura, che chiamiamo comunemente la Dea. 
La persona che aderisce alla Wicca adora e si pone in relazione con il divino della Natura in base all'archetipo della Grande Madre, come era al tempo del matriarcato, prima religione dell'umanità. L'armonia, suprema conquista di chi segue la Wicca, deve riconoscere le forze della Natura. 
La persona che aderisce alla Wicca opera secondo la legge di causa ed effetto: ogni azione ha una reazione, e ogni effetto ha la sua causa. Tutte le cose accadono secondo questa legge, per cui se opereremo il bene ci tornerà il bene, mentre se danneggeremo qualcuno a nostra volta ne verremo danneggiati. 
I poteri della Natura esistono anche in ogni persona, sebbene solitamente gli uomini non ne siano più coscienti e questi poteri sono solamente latenti, in attesa di essere risvegliati. I poteri e le abilità possono essere risvegliati e usati a scopi benefici, se non praticate le tecniche corrette. La Wicca insegna che l'universo è la manifestazione fisica della Dea, non può esserci niente nell'universo che non faccia parte della natura della Grande Madre. Da Lei derivano i nostri poteri. Essendo l'universo il corpo della Dea, possiede gli stessi attributi della Dea, quindi i suoi poteri, ai quali noi possiamo attingere. 
Noi sappiamo che tutto nell'universo è in movimento continuo e ciclico, tutte le cose crescono e calano seguendo il moto della Luna e delle maree. Perciò la Wicca celebra, si armonizza e fa uso delle maree e delle lunazioni, del ciclo delle stagioni e del moto del sistema solare. Queste fasi si ritualizzano nelle Feste dell'Anno. Inoltre, la Sacerdotessa wicca lavora con le forze e le maree della Luna, per questo il suo corpo è lo strumento per attingere alle energie della Terra. 
Nella Natura non esiste la morte, vi è solamente la trasformazione. Il grande poeta cinese Lao Tzu sosteneva che quello che per un bruco è la fine del mondo, per gli altri è la nascita di una farfalla. 
Nella Natura le creature esistono, mutano, sorgono a nuova forma. Il seme muore per divenire germoglio, il fiore muore per divenire frutto, il frutto muore per divenire seme e ricominciare il ciclo della vita che non si esaurisce mai. 
In quest'ottica la Sacerdotessa wicca sa che non esiste la morte, solo il cambiamento da una condizione di esistenza a un'altra. 
La morte non è seguita da nessuna punizione né ricompensa, ma dalla vita che si rinnova nelle forme decise dalla Dea. 
 z legato alle fasi della Luna, e quindi al misterioso mondo interno delle donne, fatto di ovulazione, fertilità, decadenza, mestruazione. Il momento di maggiore potere è nel periodo dell'ovulazione e in generale in Luna crescente, ovvero nel cosiddetto periodo fertile.

Un percorso solitario

In alcuni paesi, soprattutto negli Stati Uniti, per diventare Wiccan, cioè colui o colei che professa la Wicca è necessario far parte di un coven, cioè di una congrega di iniziati, di un gruppo di studio, di un cerchio di streghe, bisogna essere istruiti e iniziati, dedicando tempi prefissati, energie e soprattutto denaro. All'iniziazione, si riceve una copia del <<Libro delle Ombre>> del coven, scritto da altri, contenente formule prefissate, e si fa attivamente parte di un gruppo, rispettando orari e obblighi di presenza alle riunioni. 
La strada della Figlia della Dea è solitaria, la Sacerdotessa deve essere libera di scegliere se unirsi ad altre persone che hanno le stesse idee e comunità di intenti o lavorare in modo autonomo e indipendente. 
La pratica in un coven per alcuni è stimolante, poiché permette il confronto con altre persone e lenisce il senso di solitudine che molte Figlie della Dea provano, a volte vi sono personalità forti che finiscono per influenzare con le loro idee gli altri, i quali non riescono a sviluppare appieno le loro potenzialità. 



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