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martedì 28 gennaio 2025

La psicologia esoterica. L'Io L'Eroe

 La psicologia esoterica

L'Io L'Eroe




L'Io L'Eroe



Odisseo, re Mida

Sebbene possa sfuggire con il nucleo centrale della coscienza, quale l'Io si rivela possa essere un archetipo, non appartenendo in realtà alle istanze dell'inconscio, ma del conscio, dobbiamo pensare che l'Io in quanto tale, già secondo alla psicanalisi freudiana, emerge dall'inconscio per costituirsi come il punto di riferimento di tutta la vita cosciente. Esso quindi è l'archetipo che originava dall'inconscio collettivo è il metallo vile che si distingue sì dalla materia, è forzata ma pur sempre vile. Il suo fondamento è la prima materia che favorisce la possib8ilità della trasformazione dell'Io è un processo complesso e che rappresenta bene nel suo contrasto con l'Ombra la storia di ciascun individuo, che con un atto eroico modella la sua personalità contro i <<mostri>> che appartengono alla sfera inconscia e che vengono combattuti e rigettati nell'abisso. 
Se il bambino secondo Melanincklein si ritrova in un mondo indifferenziato fuso con la dimensione materna, successivamente alla nascita, l'ambiente e l'ereditarietà portano l'Io a emergere dal grande mare dell'inconsapevolezza. Attraverso una serie di scelte che vengono operate in favore o contro qualcosa di battaglie vinte o perdute di tentazioni a cui si ha ceduto o a cui si ha resistito, l'Io trova la sua costituzione o la sua dimensione. Tutta la storia dell'Io è una storia di battaglie nel tentativo di conciliare le istanze più diverse da una parte quelle degli istinti e dall'altra quelle imposte dall'universo. Ciò che viene sconfitto dall'Io torna nel mare in cui l'Io stesso ha le sue radici,  e non muore, ma continua la sua vita al di sotto della soglia della coscienza per mostrarsi all'Io come l'Ombra, il nemico da sconfiggere. Non c'è dubbio che la simbologia e i miti legati alla storia degli Eroi, appartengono in precedenza alla storia dell'Io. In qualche modo tutti gli eroi devono percorrere la strada a ritroso che attraversa il ritorno consapevole nella dimensione dell'inconscio li conduce ad una trasformazione. Quale processo di individuazione è quello che l'Io – Eroe è chiamato a compiere o a tentare di compiere nella sua storia. Un Io che si sviluppa è sempre un Io eroico è un Io chiamato a realizzare la sua natura che paradossalmente è quella del suo superamento. L'Io del resto paga il prezzo della sua nascita e differenziazione in termini di isolamento, in altre parole solo e separato dal suo mondo. E' una prospettiva distorta che ciascuno di noi + chiamato a correggere, perché questa condizione mentale è in realtà una delle cause del dolore interiore che sostiene e alimenta l'Ego in una sorta di circolo vizioso . L'Io ha infatti due modi per espandersi, porsi sempre nuove mete, lottare continuamente con un nuovo mostro e nuove difficoltà rafforzando la sua armatura e le sue difese oppure decidere di affrontare le sue esperienze non semplicemente come battaglie, ma riconoscendo che i mostri che affronta sono i mostri che ha creato lui. 
Il rischio del naufragio dell'Io è ben rappresentato nella leggenda di Ulisse che secondo Dante, dopo essere arrivato ad Itaca ed avere affrontato innumerevoli mostri, non pago, si rimette in viaggio superando le colonne d'Ercole e trovando la sua fine; un Io incontenibile che non riesce a realizzarsi. Un'altra storia di naufragio dell'Io dopo aver raggiunto la sua massima espansione, è quella di re Mida, che muore di fame perché tutto ci che tocca si trasforma in oro. Questo non ci ricollega ad alcuni racconti che riguardano la pietra filosofale, Prima di arrivare a realizzare questo obiettivo, una delle fasi del processo di realizzazione del Lapis è la fase della nigredo, che rappresenta il confronto con l'Ombra. Un processo che porta al confronto con la morte simbolica dell'Io alla sua putrefazione, alla sua decomposizione. Se questo processo non è condotto nel modo corretto, integrando l'Ombra anziché cercando di distruggerla, realizzando che la sconfitta e la morte dell'Io davanti all'Ombra sono vittorie – sconfitte contro se stessi e lasciando che l'Io si apra alla sua decomposizione assieme al suo nemico, il rischio è quello di realizzare una pietra che secondo la favola più banale finisce per trasformare in oro il suo stesso utilizzatore, uccidendolo. 








La psicologia esoterica. L'Io L'Eroe

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