Maghi, sciamani e stregoni
La magia occupa uno spazio sconfinato nella letteratura specialistica ed è presente anche in molte discipline accademiche, tra cui la storia, l'antropologia, l'etnologia e la sociologia.
Alcuni ritratti di Massoni, Rosacroce, maghi e astrologi - tra cui Casanova, Cagliostro, Francis Bacon, Nostradamus, Lord Byron, l'imperatore Adriano - stati rivisitati sulla base di documenti poco noti e di supporti letterari.
- La magia, riferita al proprio contesto originario, di tipo storico-sociale, come un'esigenza collettiva. Lo sciamanismo è fondamentale nella società di condivisione, in cui l'individuo non è che una cellula del corpo sociale. Alla sua origine c'è la ricerca del cibo, il mistero della riproduzione umana, della natura e della morte: esigenze alle quali le pratiche magiche danno una risposta animistica volta a mantenere l'armonia tra gruppi umani ed energie cosmiche.
- In seguito alla creazione dei grandi imperi, la magia tendenzialmente si è individualizzata, diventando divinazione, mantica, voce oracolare rivolta soprattutto agli individui, al loro benessere materiale e spirituale.
Il pensiero magico si è specializzato nel prevedere e confermare il potere di alcuni uomini e caste sugli altri.
- La comparsa, nell'epoca moderna, di società di transizione, nelle quali il soggetto collettivo.
- Popolo, massa, classi - ha assunto nuova importanza decisionale e trasformativa. In esse il linguaggio polimorfo e trasmutativo della magia, incarnata da Ordini quali i massoni, i Rosacroce, i Carbonari, ha trovato la propria espressione specifica nella trasformazione della materia grezza, nell'elaborazione architettonica, nell'alchimia sociale e politica. Le sette politiche, fin dal XVII secolo, hanno tentato di appropriarsi dei segreti esoterici e dei saperi ermetici, per abbattere il sistema dominante, oppressivo o autocratico. .