giovedì 2 marzo 2023

Enciclopedia. Cristianesimo

 Enciclopedia

Cristianesimo



Cristianesimo


L'articolo è anonimo, ricapitola in modo evidente l'interpretazione politica della religione maturata entro la tradizione, libertina, sviluppata da Bayle, Spinoza e dai deisti inglesi. 
Il carattere tendenzioso ed estremamente audace di queste pagine, può cogliersi ricollocando nel tempo e nell'ambiente l'esplicita, utilizzazione del testo, delle pagine dedicate a questo tema da Montesquieu. Nel 1753 divampava la persecuzione del parti dévot contro il capolavoro montesquieviano, già condannato all'Indice a Roma l'anno precedente. Questa voce accentua e sottolinea taluni passi <<empi>> di Montesquieu, non poteva non apparire una presa di posizione nella lotta ideologica contemporanea. Donde, l'anonimato. 
A. Chaumeix: può essere interessante riprodurre qui, una confusa e perplessa chiosa apposta all'edizione di Lucca da un Don Sebastiano Sacchetti, canonico regolare della congregazione del Reno. 

Quest'articolo è stato troppo maltrattato: racchiude parecchie espressioni che dimostrano chiaramente che l'autore è un vero Cattolico... si è proposto si mostrare che non v'è religione più utile al genere umano della Cristiana; egli si sforza di provare che essa è effettivamente superiore in ciò alle altre; perché ritiene, che gl'infedeli e gl'increduli possano essere indotti ad abbracciare il cristianesimo più da questo motivo che da ogni altro. Non potendo giudicare qui se sia riuscito bene o male nel suo intento, noterò soltanto che avrebbe potuto raggiungere meglio con un altro metodo, provare di più ed evitare le censure che gli hanno mosso i critici. Si è voluto considerare con una precisione eccessiva il cristianesimo <<nel suo nesso con gli interessi politici, ossia riguardo alla felicità che può procurare questa vita...>>, ma come considerare il cristianesimo sotto un punto di vista ormai remoto dalla rivelazione e dalla Divinità, rappresentarlo come un sistema duramente politico?... La utilità del cristianesimo esposta in tutto l'articolo riguarda soltanto oggetti che cadono sotto i nostri sensi e dei quali si fa uso in società... onde a sua verità generale e assoluta non è provata. Perché dunque l'enciclopedista non ha considerato il cristianesimo nel suo rapporto con le verità sublimi rivelate...?




mercoledì 1 marzo 2023

Enciclopedia. Copernico, Corte-cortigiano, Credulità, Legge di continuità

Enciclopedia

Copernico, Corte-cortigiano, Credulità, Legge di continuità


Copernico


Corte-cortigiano


Credulità


Legge di continuità

Continuità

(Legge di continuità). L'articolo, siglato da d'Alembert è opera di J.H.S. Formey; uno dei tanti venduti dall'accademico di Berlino agli editori dell'Enciclopedia. Lo si presenta qui come esempio dei contributi di questo <<enciclopedista dimenticato>>, espositore di Leibniz e di Wolf. Cf. anche Legame.

Copernico

Dal breve articolo di d'Alembert, si traduce un passo riguardante Galileo, che va accostato al Discorso preliminare, del quale riprende anche la polemica su papa Zaccaria e sugli antipodi.

Corte, cortigiano

Sono due esempi di numerosi articoli, con allusioni politiche, dispersi nelle pagine del grande dizionario. Nel primo, di Diderot, vi è un esplicito riferimento all'Esprit de Lois; la variazione sullo stesso tema è dovuta a d'Alembert. L'aneddoto di Aristippo si trova annotato anche in un passo dello Spicilège di Montesquieu, in Opere complete di Montesquieu sulla direzione di André Masson, Parigi 1950-55. In quegli anni d'Alembert frequentava il "Presidente", non è da escludere che l'avesse raccolto dalla sua conversazione. 

Credulità

E' siglato da Diderot: si mostra in questione un argomento pericoloso, il <<peronismo>> bayliano e libertino circa la fede e i miracoli. Diderot fonde i criteri probabilistici in uso nelle scienze esatte con i criteri delle scienze "morali". La religion vengée non si lasciò trarre in inganno: <<Un scrittore il quale asserisce che l'incredulo ha la mente esercitata a discernere la verità, anche l'incredulo ha trovato la verità, è lui stesso un incredulo>>. 
 










domenica 26 febbraio 2023

L'Enciclopedia. Chimica, collegio

 L'Enciclopedia

Chimica, collegio


Chimica


Collegio

Chimica

Questa voce ha attratto l'attenzione degli storici della scienza per l'esattezza e pregnanza del quadro che vi è tracciato. La condanna delle teorie "sistematiche" che si combattevano sterilmente tra loro, la denuncia della crisi metodica radicale che attraversavano in quegli anni i cultori di questa scienza, delineano la situazione della chimica pre-lavoiseriana. La crisi si sarebbe risolta attorno al 1770, proprio in Francia, grazie al genio di Lavoisier.
Gabriel François Venel (1723-1775), médicin ordinaire del duca d'Orléans e professore di chimica della facoltà di Montpellier. L'episodio ha carattere generale: è visibile anche qui lo sforzo che fa l'autore per scinderne la chimica dalla fisica newtoniana, e per tenere distinte la nozione di <<affinità>> da quella generale di <<attrazione>>. Venel tenta di utilizzare la teoria animistica del <<flogisto>> formulata da Stahl. Nel seguito dell'articolo Venel traccia i discrimine tra fisica e chimica, e conclude con uno scorcio di storia della chimica. 

Collegio

Ne è autore d'Alembert, il quale era stato scolaro dei giansenisti, presso il collegio parigino <<Des uatre Nations>>. L'articolo è diretto contro i maggiori nemici dell'Enciclopedia, i gesuiti: tra le righe è possibile cogliere l'eco di un'esperienza personale. Un Memoire de d'Alembert, par lui-meme parla di un precettore <<giansenista fanatico>>, che avrebbe dovuto fare del giovane una <<chiave di volta della setta>>, e perciò contrastava <<la sua viva propensione per la poesia latina... pretendendo cha la poesia dissecca il cuore>>; e aggiunge che un altro insegnante, <<professore di filosofia, altro giansenista assai stimato nella setta, e in più cartesiano a oltranza, non gl'insegnò altro, in due anni, che la promozione fisica, le idee innate e i vortici>>. L'articolo Collegio ebbe l'onore di un pamphlet polemico di fattura gesuitica; e suscitò la scomposta reazione dei gesuiti del Collegio della Trinità di Lione. 
Nel criticare, classe per classe, l'ordinamento degli studi, d'Alembert segue fedelmente la Ratio studiorum della Compagnia di Gesù.  




giovedì 19 gennaio 2023

L'Enciclopedia. Discorso preliminare

 L'Enciclopedia

Discorso preliminare



Discorso preliminare

Quando compose il "manifesto" ideologico dell'Enciclopedia, d'Alembert aveva trentadue anni: taluni dei suoi più importanti lavori erano già noti. Vi si erano precisati una metodologia e uno stile personale, espressi nel teorema meccanico che va ancor oggi sotto il nome di <<principio di d'Alembert>>. Esso è la magistrale generalizzazione seduzione ad un'unica formula di tutta una serie di problemi di statica e dinamica. Un'estensione o trasposizione di questo criterio "economico", dal dominio della meccanica a quello della genesi delle idee e della connessione delle conoscenze può rintracciarsi in: <<la quintessenza delle conoscenze matematiche, filosofiche e letterarie acquisite dall'autore in vent'anni di studi>>.  E' presente nella rigida concatenazione e dedizione dei <<principi>> delle varie scienze, nella sintesi delle branche del sapere nel rigoroso rispetto del certo e del positivo: <<ci siamo accontentati qui di spiegare - commentò qualche anno dopo - come i diversi oggetti della natura, considerati dapprima separatamente, poi uniti, accostati, combinati, approfonditi, scomposti e ricomposti, hanno guidato gli uomini dall'una all'altra scienza. Costretti a mantenersi a distanza, per abbracciare una prospettiva così immensa e composta così numerose e disparate, non abbiamo potuto gettarvi che un'occhiata rapida e generale>>. La "filosofia" empiristica e positivistica  del Discorso nasceva da una riflessione sul metodo sperimentale. Vi si ritrovano gli insegnamenti dei maestri dell'epistemologia o empiristica in senso lato: l'analisi lockiana delle "idee", l'esigenza cartesiana di un'unità del sapere, la prospettiva enciclopedica baconiana. La parte storica del Discorso, disegna con concisa eleganza tutta una galleria d'illustri antenati. Tale pluralità di punti di vista, presenta alcune incoerenze, di cui l'autore è ben consapevole, ma consentono anche un assetto provvisorio della filosofia dei lumi, utile per la battaglia ideologica che s'inizia nel 1751. D'Alembert lavorerà all'approfondimento della prospettiva qui offerta: al di là del suo immediato peso "ideologico", il Discorso va studiato anche come il primo abbozzo dell'epistemologia di d'Alembert. 




giovedì 12 gennaio 2023

La saggezza sta nel mezzo

 La saggezza sta nel mezzo


Annalisa Lanci


Equilibrio tra buio e luce


Nerone, Mario Castellacci, Pierfrancesco Pingitore

""La saggezza sta nel mezzo", è la conclusione alla quale si arriva guardando il film Nerone di Mario Castellacci e Perfrancesco Pingitore. Nerone, interpretato da Pippo Franco, fa capire, molto chiaramente, che i fatti sono sempre causati da due fattori antagonisti: nessuno ha torto e nessuno ha ragione. L'evolversi delle vicende umane, è causato dalle azioni che provengono dagli elementi che formano le parti contrastanti, spetta a questi ultimi riflettere sul libero arbitrio."







giovedì 29 dicembre 2022

L'anima. Che cos'è l'anima. Tra fisico e spirito

 L'anima

Che cos'è l'anima

Tra fisico e spirito


L'anima, tra fisico e spirito. 

Se ci riferiamo alle culture che affrettatamente definiamo primitive, abbiamo, modo di incontrare nozioni di anima visualizzate quando la forza vitale e cosciente viene meno (sonno), si indebolisce (malattia) e subisce arresti o è travolta da stati anomali (possessione, stati alterati di coscienza patologica, ecc.). Su un piano esclusivamente antropologico e positivista, il concetto di anima potrebbe aver avuto origine da esperienze fisiche correlate al soprannaturale attraverso la cultura. 
Il tutto con i necessari distinguo: infatti vi è una notevole differenza tra stati come il sonno e la malattia. Nel primo:

<<respiro, cuore, polso, sangue e analoghi continuano la loro attività anche se ridotta. Invece nella malattia, nel venir meno, vi è un vero e proprio indebolimento dell'anima-vita,  mentre nell'ultima serie di eventi si verifica una revisione e sospensione temporanea nella normalità vitale, uno svuotamento del corpo che è abbandonato dall'anima-vita, intesa non tanto in relazione alle sue sedi vitali, quanto come avviene di presenza>>.

A questo punto si delinea una fenomenologia che possiamo indicare con <<perdita dell'anima>> che, nelle religioni più arcaiche, è all'origine di grandi stati d'angoscia e ansia; in quelle superiori è causa della morte spirituale e di conseguenza di condanna eterna. 




L'anima. Che cos'è l'anima. Il vento che è all'origine dell'anima

 L'anima

Che cos'è l'anima

Il <<vento>> che è all'origine dell'anima


Il vento che è all'origine dell'anima


Anima: la complessità del concetto risulta evidente solo entrando ne merito della questione e prendendo atto del suo ampio corredo d significati. Anima è una parola con implicazioni estese in ogni ambito cella cultura e si lega a contesti fra loro anche molto lontani. 

In corrispondenza delle religioni o della filosofia, coinvolge ambiti della cultura che di fatto hanno origine nelle pi+ arcaiche manifestazioni simboliche dell'uomo: vale a dire le prime sepolture del paleolitico. 

In un'enciclopedia delle religioni o della filosofia, coinvolge ambiti della cultura che di fatto hanno origine nelle più arcaiche manifestazioni simboliche dell'uomo: vale a dire le prime sepolture del Paleolitico. 

Da allora, fino ad oggi, con tutte le problematiche teologiche, le definizioni, i tentativi di dimostrarne o negarne l'esistenza, l'anima ha visto via via crescere a dismisura il patrimonio culturale che ha accompagnato la sua evoluzione, divenendo sempre più una presenza determinante

Il <<vento>> che è all'origine dell'anima

Anima è un termine di origine latina (anima) che ha l'identica radice della parola greca ànemas (vento) e lo stesso senso di spiritus (in greco pnéuma), indicante aria, soffio, respiro. In greco si trova anche psyche; questa parola esprime oggi le sue valenze più emblematiche confermandosi nel termine psicologia. In questo si trova anche psyche; questa parola esprime oggi le sue valenze più emblematiche confermandosi nel termine psicologia. Nell'Induismo, ad esempio, si fa riferimento all'Atman, cioè espirazione. 

L'Anima è posta in relazione all'immortalità, ma ciò non esclude la sua partecipazione all'interno del meccanismo vitale; convenzionalmente è il principio dell'attività cosciente dell'uomo e, su un piano più ampio, principio della vita. Tale peculiarità si accentua soprattutto in quelle culture nelle quali i principi religiosi sono ordinati seguendo modelli meno evoluti di quelli caratterizzanti i grandi monoteismi. Nelle religioni <<primitive>> l'anima viene indicata con origani del corpo che svolgono una funzione vitale determinante; può anche essere identificata con il respiro. 

Sempre in queste culture, l'anima può essere <<esterna>>: in questi casi la sua sede può venire insidiata in una animale o un oggetto. Il principio dell'anima esterna e presente in un animale, nelle sue implicazioni nel folclore occidentale, e che ha trovato una indicativa concretizzazione nell'universo della fiaba. 

L'anima distinta dal corpo, a cui sopravvive, e che sorregge ipotesi come la metempsicosi: meccanismo fondamentale per quelle religioni nelle quali il ciclo delle vite si esprime seguendo l'itinerario evolutivo dell'anima. Il concetto di anima si finalizza con Socrate (469-39 a.C.), artefice al posizionamento di questa presenza tra i temi fondamentali della filosofia. L'idea di psiche socratica fu poi codificata da Platone (428-346 a.C.).

Socrate insisteva sulla sua cura dell'anima (psicoterapia), ma non si pronunciava sulla sua immortalità: caratteristica che emergerà in seguito con Platone. 

Il principio cristiano indica nell'uomo il risultato dell'unione materiale e spirituale: il corpo e l'anima. 

La psiche è più simile a un soffio vitale che alla morte dell'uomo, fuoriesce mantenendo la propria autonomia, ad esempio nel mondo delle ombre. 

Nella teologia ebraica, l'anima è néfesh: termine che indica indifferentemente la vita spirituale, ma anche quella vegetativa; questa parola presenta inoltre un legame con il ruach (soffio, respiro), comunque dotato di forza vitale (il soffio della creazione della tradizione veterotestamentaria). 

Platone: per il filosofo l'uomo è un principio naturale che si differenzia dalla fisicità del corpo. Il filosofo greco distingueva, nell'uomo, tra un'anima razionale, sede dei processi conoscitivi, e una irrazionale, sede dei desideri e delle passioni che l'essere più evoluto ha in comune con gli animali. 

Aristotele (384-322 a.C.) poneva un'anima in ogni organismo vivente: differenziando un'anima <<vegetativa>>, principio della crescita (presente anche nei vegetali), un'anima <<sensitiva>> principio del movimento e dei sensi (presente anche negli animali) un'anima <<razionale>>, tipica dell'uomo e principio dell'attività intellettuale.  

Sant'Agostino (354-430) indicava l'anima come <<sostanza dotata di ragione con il ruolo di reggere il corpo>>, questa sostanza, staccata dal fisico, è immortale e, alla morte dell'uomo, continua la propria esistenza fino alla resurrezione finale, quando si unirà alla materia. 

San Tommaso (1221-1274) effettuò invece un'operazione tendente ad armonizzare la teoria platonica con quella aristotelica, giungendo a stabilire che l'anima è una forma sussistente e che trascende il corpo. 

La tesi che sostiene la spiritualità e l'immortalità dell'anima (Platone) e quella che negava totalmente queste peculiarità (Aristotele). 

Il procedere della riflessione filosofica determinerà la riaffermazione della visione dualistica: con René Descartes (1596-1650) questa dicotomia sarà parte rilevante dell'opposizione tra res extensa (corpo) e res cogitans (anima). Il primo ha un'esistenza detrminata da principi esclusivamente materiali, la seconda invece è coscienza pura e quindi potrebbe esistere anche in assenza di corpo. 

La critica orientata verso il materialismo tenderà a ridimensionare il dualismo, correlando la parte connessa alla coscienza e meccanismi di ordine fisiologico, in cui a dominare è comunque sempre il corpo. 

L'anima è un principio spirituale posto nel corpo dell'uomo da Dio al fine di assegnare un senso all'esistenza terrena. Si tratta di una presenza immortale nell'uomo, e, in alcune religioni, materiale negli altri esseri viventi. 

Quest'ultima non è completamente indipendente dal corpo, perché la personalità umana è considerata il risultato dell'unione tra anima e corpo. 


L'esoterismo. Il silenzio iniziatico

  L'esoterismo Il silenzio iniziatico L'iniziato è colui che vibra all'unisono con il suono dell'universo, quindi non ha bis...