L'anima
Che cos'è l'anima
Il senso delle parole e delle azioni
Anima
Il termine anima è contrassegnato da una notevole ambiguità di fondo: infatti il suo significato è unico, vi sono parole (spirito, coscienza, psiche) che spesso sono utilizzate impropriamente come sinonimi. La distinzione dei significati è possibile quando, viene effettuata una contestualizzazione con elementi di riferimento che possono definire il ruolo. Facciamo qualche esempio:
- Anima come parte separata e contrapposta al fisico.
- Anima come principio di vita (si pensi al modo di dire: <<rendere l'anima a Dio>>).
- Anima come sede dei sentimenti (<<amare con tutta l'anima>>; quando ci si applica con passione: <<metterci l'anima>>; indicativamente la persona amata è chiamata <<anima mia>>).
- Anima come parte più profonda dell'essere, invisibile, ma immaginabile attraverso il linguaggio del corpo: <<gli occhi sono lo specchio dell'anima>>.
- Anima come principio della coscienza morale e religiosa: <<avere sull'anima>> (o coscienza) il peso di un'azione ritenuta immorale; si pensi al concetto di <<anima persa>>.
- Anima come parte incorruttibile: <<raccomandare l'anima a Dio>>.
Il termine anima è parte integrante del linguaggio quotidiano: pensiamo, ad esempio, all'espressione <<buon anima>> per indicare le persone defunte; né è anche ricorrente l'uso quando è necessario indicare una qualità spirituale: <<anima nobile>>, <<animo sensibile>>, <<anima appassionata>>, ecc. L'anima indica la singolarità dell'individuo: è emblematico che per indicare gli abitanti di una località, si parla di <<anime>>. Il termine viene anche trasferito sul piano esterno all'uomo quando si indica la sostanza più intima di una materia (legno, frutta, ecc.); vi è l'anima del bottone (il supporto ricoperto di stoffa) e della cravatta (la striscia di stoffa posta nel suo interno per consolidarne la struttura).
Negli strumenti musicali a corda, l'anima è quel pezzetto di legno cilindrico posto all'interno della cassa, tra il fondo e il coperchio nel punto in cui fa forza il ponticello. Nell'organo è il diaframma posto tra piede e il corpo della canna. In ogni tempo ci si serve del concetto di anima, dalla metallurgia all'artiglieria; in genere, con questo nome si indica la parte più interna del materiale e del prodotto.
Sono però questi contesti legati alla spiritualità, delle religioni o della mitologia, ad essere profondamente coinvolti nelle problematiche ontologiche connesse all'anima. I termini designanti l'anima sembrerebbero legati all'idea di respirazione, all'alito, al vento; l'anima praticamente in tutte le culture che fanno uso di questo concetto, e l'elemento animatore, portatore di vita. Viene localizzato in ordini e funzioni del corpo a cui sono attribuiti valori essenziali per l' <<io vivente>>.
E' indicativo, che il trasferimento della <<sede>> dell'anima dal cuore al cervello rifletta quei principi evolutivi che hanno accompagnato il passaggio dalla dimensione animistica a quella monoteista. Su un altro piano, la variante è avvertita nel transito prodotto dalla sfera dei sentimenti a quella delle emozioni, con lo spostamento dell'asse interpretativo del comportamento (etico-religioso) a quello della percezione dell'essere nella storia (psico-sociologico).
Nella sua forma più elementare, l'anima è la sostanza strutturale, dotata di volontà che, insieme al corpo, costituisce l'uomo del quale rappresenta la parte immortale.
Ma l'anima è anche la <<parte alta>> dell'uomo e identifica la vittoria della spiritualità sulle necessità naturali, quindi:
<<... se gli uomini hanno coniato il termine anima è per rendere ragione di questa esperienza primordiale: noi siamo più del mondo, noi siamo liberi>>.
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