giovedì 20 marzo 2025

Le vie dell'esoterismo

 Le vie dell'esoterismo





I miseri Eleusini

Sono i più conosciuti della Grecia antica. Tutti vi potevano partecipare tranne gli schiavi, gli omicidi ed i minorati fisici. Gli iniziati non dovevano imparare nessuna dottrrina, ma si sottoponevano ad esperienze piuttosto paurose, piene di mistero. Agli iniziati era proibito divulgare il contenuto dei riti cui prendevano parte. I misteri si celebravano ad Eleusi (un villaggio a circa venti chilometri da Atene) in onore di Demetra, dea della Terra e di sua figlia Persefone. Si suddividevano i piccoli misteri  (che avevano una funzione introduttiva e si celebravano nel mese di Antesterione, ovvero tra febbraio e marzo) e grandi misteri (celebrati nel mese di Boedromione, cioè tra  settembre e ottobre). L'iniziazione eleusina  prevedeva due riti, detti rispettivamente della comunione e della generazione. La comunione aveva luogo dopo un digiuno purificatore di nove giorni, durante i quali l'aspirante adepto si nutriva esclusivamente di una porzione composta di erbe sacre. Tra gli iniziati ai misteri si distinguevano il mystes (colui che praticava i piccoli misteri)e l'epoples (colui che praticava i grandi misteri). 
Le cerimonie duravano tre giorni si facevano offerte agli dei del circolo esclusivo e ad altre divinità in vari templi, si danzava alla luce delle torce all'aria aperta. I veri riti mistici non impartivano una dottrina esoterica basata sul destino ultraterreno della vita umana. Ciò che li caratterizzava era <<ciò che si faceva>> nel loro svolgimento. Esigevano diversi gradi iniziatici. I sacerdoti di Eleusi si limitavano a seguire la tradizione egizia cercavano di adattarle alla loro sensibilità greca trattenendo tutta via per il loro esclusivo sapere, la parte più nascosta ed esoterica. Nei santuari pare si svolgesse la rappresentazione drammatica dell'eterno ciclo di morte e rinascita, caduta e redenzione. 
L'iniziazione ai misteri si conseguiva assistendo in assoluto silenzio al ratto di persefone, dopo aver recitato queste parole : Noi siamo figli del buio che cercano nelle yenebre le porte della luce. Noi ti seguiamo e Persefone nel rivedere la terra fiorita di narcisi per ritornare con te a nuova vita>>. I grandi misteri si celebravano soltanto ogni cinque anni e le feste, avevano la durata di nove giorni. Dopo aver giurato di non svelare nulla, gli iniziandi erano avvertiti che ciò a cui si accingevano, era la prova della morte e della resurrezione. Il noviziato durante tre anni, qualche volta anche quattro. Gli insegnamenti impartiti nei grandi misteri, si basavano sull'universo e sulla realtà più segreta della natura e delle cose. 
Gli antichi asserivano che gli iniziati, dopo la morte sarebbero stati più felici degli altri uomini le anime dei profani, sprofondavano nel fango e rinascevano sepolte nell'oscurità più complessa ed eterna, quelle degli iniziati volavano alle isole fortunate, soggiorno degli dei. 
Platone: lo scopo dei misteri era  ristabilire l'anima nella sua primitiva purezza, ossia in quello stato di perfezione dal quale era caduta molto tempo rima. L'iniziato ai grandi misteri riceveva il titolo di epoples, cioè <<colui che vede le cose quali sono, senza velo>>. L'iniziato ai piccoli misteri era invece chiamato mystes termine greco connesso con il vero myo = <<chiudersi>> e con il sostantivo mysterion = <<pratica segreta, cosa nascosta e misteriosa>>). Il mistero comprende riti iniziatici concentrati su un complesso di atti simbolici e di 0rove che impegnano il corpo e lo spirito del neofita, fino a fargli provare la sensazione di morte e rinascita la nuova vita. E' la morte mistica che consente all'iniziato di misurarsi con la propria memoria e con il proprio pensiero, come se si trovasse veramente nello stato di morte fisica, senza per questo perdere la vita e la coscienza.  



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